Correre nel verde Nautica: navigazione, imbarcazioni, diporto e storia della marineria - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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NAUTICA

FOLCO QUILICI

Folco Quilici è un noto scrittore e documentarista italiano. Il suo nome si lega in maniera coinvolgente ed unica al rapporto tra uomo e mare. È regista di numerosi documentari cinematografici e televisivi premiati in tutto il mondo: tra tutti si ricordano Cacciatori di Navi (Premio Umbria Fiction, 1992), Fratello Mare (Primo Premio al Festival Internazionale del Cinema Marino, Cartaghena, 1974), Tikoyo e il suo pescecane (Premio Unesco per la Cultura del 1961), Ultimo Paradiso (Orso d'Argento al Festival di Berlino del 1956) e Sesto Continente (Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 1954).

Quilici, nato a Ferrara nel 1930, ha iniziato l’attività di fotografo nel 1949, collezionando negli anni un notevole archivio di immagini in bianco e nero ed a colori (le immagini sono ora conservate presso l’Archivio Fratelli Alinari).

L’amore per l’ambiente e per il rapporto che lega l’uomo al mare ha spinto Quilici a specializzarsi nelle riprese subacquee. Il mare, questo gigante immenso, diviene negli anni il luogo ideale per mostrare i rapporti che nel tempo hanno legato gli uomini e l’acqua. Il lavoro documentaristico di Quilici si spinge negli anni a descrivere in immagini ciò che spesso i sentimenti rubano alle parole: i paesaggi, le sottili sfumature che riempiono lo sguardo, le culture che muovono gli uomini, le sensazioni che spingono ogni uomo a giocare ad esclusione con la ragione per seguire quella sottile linea della vita che è la bellezza. Il viaggio, per Quilici, diventa un pretesto per scoprire e scoprirsi, ma anche per imparare ed insegnare. Perché il viaggio, ossia il partire, ci porta a separarci da qualcosa per trovare nuova vita in quello che si cerca (non a caso i termini italiani “partenza” e “parto” derivano dalla stessa radice indeuropea “părere”).

Se si segue questa interpretazione, il viaggio diventa il luogo ideale per raccontare il paesaggio ed il passaggio dell’uomo, e della cultura che lo nutre, nell’ambiente.

Nella sua carriera, Quilici è riuscito con l’attività di regista e narratore, di fotografo e scrittore, a realizzare prodotti culturali di alto valore con materiali derivati dalla realtà.

Nel 1952 Quilici ha partecipato alla Spedizione Subacquea Italiana in Mar Rosso, diretta da un altro grande protagonista del mare Bruno Vailati.

Nel 1971 ha ottenuto la nomination all’Oscar per Toscana, uno dei film della serie L’Italia dal Cielo (che ha visto la collaborazione, tra gli altri, di Sciascia, Calvino e Silone).

Negli anni ’70, Quilici ha realizzato per la televisione tredici documentari della serie Mediterraneo (1971 – 1976), con la collaborazione dello storico Fernand Braudel. Sempre la televisione, ha realizzato tra il 1976 ed il 1980 la serie in otto film de L’Uomo Europeo, con la collaborazione dell’antropologo Levi Strauss.

Sono da ricordare inoltre le serie realizzate con l’archeologo Sabatino Moscati e dedicate all’archeologia subacquea, Mare Muse (1988 – 1992) e Fenici, sulle rotte di porpora (1987 – 1988).

 Fino al 1989 ha diretto la rubrica Geo di Rai3.

Nel 1995 Quilici è stato premiato con la Targa d’Oro Europea del cinema storico-culturale.

Sin dal 1954, Qiulici ha pubblicato diverse opere di saggistica, romanzi e biografie avventurose, tra le quali si ricordano Tobruk (2004), Amundsen (1998), Cielo Verde (1997), Le Americhe (1993) e Cacciatori di navi (1985).

Dal 1954 collabora inoltre con diversi giornali e riviste (Panorama, Life, La Stampa, Il Corriere della Sera).

Nel 1990 ha ricevuto il Premio Giornalistico Europeo.

Per i meriti culturali del suo lavoro, nel 1983 il Presidente Sandro Pertini ha conferito a Quilici la Medaglia d’Oro.

Ha insegnato in diverse università italiane (Bologna, Milano, Padova); dal 2003 al 2006 è stato presidente dell’Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare (ICRAM).

Dal 2001 Quilici è membro della Società Geografica Italiana.

Un personaggio poliedrico, un esploratore, come già detto un documentarista, un regista, uno scrittore che a nostro avviso può tranquillamente far parte grazie allo speciale rapporto con il mare e alla sua capacità di esplorare il mondo acqueo e subacqueo anche alla categoria dei navigatori. Un navigatore moderno e speciale che con la sua passione per l'archeologia subito mutuata ed affiancata a quella sottomarina ci ha regalato un prezioso supporto a questa branca scientifica in voga, anche grazie a Quilici dagli anni cinquanta.