JACQUES-YVES COUSTEAU
Jacques-Yves Cousteau è
uno dei più importanti oceanografi ed esploratori del Novecento.
Nato in Francia nel
1910, dopo aver frequentato l’École Navale, Cousteau diventa ufficiale
della Marine nationale francese. A causa di un incidente,
Cousteau abbandona il sogno di diventare pilota d’aerei e si dedica al
mondo sommerso degli oceani.
L’oceano, mondo
affascinante e misterioso, diventa per Cousteau il luogo privilegiato
per le sue avventure. Nel 1936 realizza un particolare modello di
occhiali per il nuoto subacqueo, molto simile alle odierne maschere da
sub. Nel 1943, l’oceanografo, desideroso di esplorare il mare più a
lungo ed in maniera più libera, sviluppa insieme all’ingegnere Emile
Gagnan un autorespiratore ad aria chiamato Aqua-lung. I due
francesi hanno così dato vita alle moderne immersioni ricreative in
totale tranquillità.
L’attrezzatura a
circuito aperto consente ai “moschettieri del mare” Cousteau e Tailliez
Frédéric Dumas di condurre una serie di importanti esperimenti in mare,
e di trovare precise verifiche in laboratorio.
Al termine della
Seconda Guerra Mondiale, Cousteau è impegnato nello sminamento dei porti
in Francia e nell’esplorazione dei fondali. Nel 1950 Cousteau
ristruttura un cacciamine della Royal Navy, trasformandolo in un
laboratorio per ricerche ed immersioni oceanografiche. Per decenni, la
nave oceanografica Calypso ha esplorato i fiumi ed i mari di
tutto il mondo.
“Le Commandant”,
appellativo che negli anni ha accompagnato Cousteau, ha inoltre
realizzato l’involucro impermeabile per fotocamere Calypso-Phot,
brevettato in seguito dalla Nikon con il nome Nikonos.
A Cousteau si deve
inoltre il primo sommergile da esplorazione capace di operare a 350
metri di profondità (l’SP-350, realizzato insieme a Jean Mollard, ha
raggiunto la profondità di esercizio di 500 metri nel 1965).
Nel 1953 Cousteau si
dedica al progetto Prékontinet II; grazie ai suoi studi, è stato
possibile dar vita alle immersioni in saturazione (presso l’atollo di
Sha’ab Rumi in Sudan sono state realizzate delle “case subacquee”
ancorate al fondo che consentono al subacqueo una lunga permanenza in
mare).
Insieme a Bertrand
Charrier e Lucien Malavard, Cousteau ha messo a punto un nuovo sistema
di propulsione navale, denominato turbosail; il sistema
complementare di energia eolica, costituito una turbo vela orientabile,
sulla cui sommità si trova un ventilatore, è stato montato sulla nave
Alcyone; grazie al torbosail, abbinato ai tradizionali motori diesel
gestiti da un computer, la nave ha compiuto la traversata atlantica da
La Rochelle a New York. Attualmente l’Alcyone è la nave della Società
Cousteau.
Nel 1977 Le Commandant
da vita alla Società Cousteau, un’organizzazione non-profit
impegnata nella tutela del pianeta. L’organizzazione ha lanciato nel
1990 una campagna mondiale per salvare l’Antartide dallo sfruttamento
dei minerali per un periodo di 50 anni.
Nel 1992 Cousteau è
stato invitato a Rio de Janeiro alla Conferenza sull’ambiente dell’Onu.
Cousteau ha inoltre
ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui la nomina a membro
della US Academy of Sciences, il Premio Internazionale per l’ambiente
delle Nazioni Unite, la Medal of Freedom nel 1985 ed il National
Geographic Society's Centennial Award.
Jacques-Yves Cousteau
ha lasciato un enorme patrimonio documentaristico sui mondi sommersi
(oltre 120 documentari televisivi e decine di libri), avvicinando il
grande pubblico all’affascinate mondo degli oceani e trasmettendo in
maniera chiara ed accessibile il suo amore per gli esseri viventi ed il
rispetto per il pianeta.
“Ogni generazione, nel
condividere in parte l'eredità della Terra, ha il dovere di
amministrarla per le generazioni future, di impedire danni irreversibili
alla vita sulla Terra nonché alla libertà ed alla dignità umana” (“Carta
dei diritti delle generazioni future”, proposta da Cousteau ed approvata
dall’Unesco nel 1991).
Le Commandant è
scomparso nel 1997.
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