Rum
Le prime notizie certe delle diffusione del rum le
abbiamo intorno al 1600, in questo periodo è largamente diffuso nei
Carabi, dove c’era la maggiore concentrazione di piantagioni di canna
da zucchero.
Comunque le origini del distillato risalgono a secoli
prima. Prodotto per la prima volta in Oriente, dove è originaria la
canna da zucchero, era già diffuso in Cina, notizia che ci proviene
anche da Marco Polo che cita questa bevanda nei suoi documenti di viaggio.
Quando la canna da zucchero fu importata in Occidente e le piantagioni
furono importate nei Carabi, il liquore si diffuse in tutte le colonie
americane ed ebbe talmente successo che arrivò fino in Australia.
Oggi, uno dei più diffusi rum, è il Bacardi, che
prende il nome dallo spagnolo Don Facundo Bacardi Masso, che si trasferì
a Cuba per migliorare il distillato. Difatti riuscì a migliorare il
metodo di distillazione del rum, un’esigenza sentita da tempo, perché
ormai il rum veniva considerato la bevanda del ceto povero, per il suo
gusto troppo forte, soprattutto dopo la diffusione del whishey. Il governo
spagnolo si occupò del liquore perché la diffusione del rum era enorme,
(addirittura in alcuni posti veniva accettato al posto della moneta,
e cercò di migliorarlo anche tramite provvedimenti dei della Commissione
reale di sviluppo spagnola che decise di migliorare la qualità del distillato,
giudicato troppo forte, bandendo una specie di concorso, per migliorare
il liquore. Don Facundo Bacardi Masso creò questo nuovo rum, che dal
1862, continua ancora oggi la sua produzione.
Il rum come detto, si ottiene dalla distillazione
della canna da zucchero, che viene tagliata molto vicino al terreno
perché è questa la parte più zuccherina. Successivamente si lascia la
canna in fermentazione aiutando questo processo con aggiunta di lievito.
Si procede poi alla distillazione con gli alambicchi, e all’invecchiamento
nelle botti, dove a seconda del tipo di legno usato e del luogo di conservazione
il distillato assume aromi diversi.
Abbiamo un rum millesimato quando è stato imbottigliato
con distillato di una sola annata, mentre abbiamo un blended quando
è miscelato con più distillati.
Per il rum non esiste una legge univoca che disciplina
l’invecchiamento del distillato, quindi bisogna leggere attentamente
l’etichetta sulle bottiglie e il paese da cui viene importato, perché
ogni stato ha una normativa diversa.
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