Capodanno a tavola
Uno tra i riti più antichi della nostra tradizione,
rimasti molto simili ai tempi pagani, che
sono rimasti nel XXI secolo in ogni Stato del mondo
è sicuramente il “cenone” di fine – inizio anno.
È un’occasione in cui si tende a fare riti propiziatori
nei quali portare delle fortune per il nuovo anno
e cercare di lasciarsi dietro le negatività dell’anno
appena passato. Nulla di esoterico, in realtà, ma
antiche tradizioni che si sposano con i piatti presenti
sulla tavola.
Infatti la tavola imbandita con il rosso come
colore dominante, le lenticchie da contare perché
porterebbero denaro in abbondanza, la presenza dello
zampone o del cotechino che, in quanto grassi e
calorici, rappresenterebbero l’allontanare la fame,
la frutta secca, che con il loro guscio rappresenti
la sicurezza e la difesa di una casa e tanti altri
piccoli gesti contribuiscono a fare del cenone di
Capodanno non solo uno tra i pasti più ricchi dell’anno,
ma un vero e proprio rito da celebrare insieme ad
amici e parenti.
Quelle appena citate sono le tradizioni tipicamente
italiane ma la notte tra il 31 dicembre ed il primo
gennaio, ogni Paese che utilizza il calendario Gregoriano
ha le sue tradizioni da far rispettare. In estremo
Oriente, in Giappone, è usanza far riunire le famiglie
della città insieme a bere sakè ed aspettare il
nuovo anno. In Spagna, più vicina a noi come tradizione,
si usa mangiare 12 chicchi d’uva, tradizione che
si ricollega ai 12 rintocchi che alcuni orologi
fanno allo scoccar della mezzanotte.
Tornando alla nostra Italia, ricordiamo
alcuni piatti della tradizione per Capodanno:
Lenticchie all’ambrosiana
Marquise al cioccolato
Insalata di sedano e pere con Castelmagno
Mousse di ostriche
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