ARTICOLI DI CUCINA
ovvero: riflessioni, consigli
e spunti intorno all'infinito mondo della "cucina"
Riflettere sulla cucina? Sulle ricette? Vi sembra eccessivo? Auguste
Escoffier con la sua vita e le sue opere ci dà dimostrazione del
contrario. Dunque, gli articoli sulla cucina, le guide, i testi
specializzati, leggi e normative sugli alimenti e sulla
distribuzione e conservazione, saggi e racconti sono un sussidio
molto importante per il mondo enogastronomico.
I consigli sono la base portante di rubriche come questa. Rubriche che
si possono consultare si per qualsiasi motivo ma di solito sono
frequentate per apprendere qualcosa, tramite i "consigli", di utile
per metterla in pratica.
Leggendo ricette, recensioni, articoli nasce spontanea la voglia di
prendere appunti e spunti utili per adeguare ciò che si è letto ai
nostri gusti, apportando spesso delle modifiche, sia sostanziali che
di piccola entità, che fanno parte di un circolo virtuoso di
affinamento delle conoscenze e dei gusti enogastronomici.
Una segnalazione importante per i nostri lettori che cerchiamo di
mettere in tutte le salse (dato che siamo nel campo della cucina
usiamo "in tutte le salse" al posto di "in tutti i modi) nei nostri siti e nelle nostre rubriche è
l'avvertenza che la nostra linea editoriale è per la conoscenza, la
condivisione di esperienze, per la divulgazione di fatti e notizie e
soprattutto per la libertà di pensiero, di parola e di scritto e
quello che riportiamo è sempre da prendere con beneficio
d'inventario dato che è sempre possibile l'errore, che una soluzione
può avere più di uno svolgimento e, soprattutto, esistono opinioni
diverse.
La maggioranza di voi penserà ad un inciso superfluo per questa
rubrica. Purtroppo non è così, riceviamo infatti mail di ogni genere
e ci sono anche proteste e critiche, alcune di queste, assolutamente
civili e degne di rispetto, sono assolutistiche e vi spieghiamo il
perché. Dunque, prendiamo ad esempio solo chi critica in buona fede
e nel suo pieno diritto, questi lettori, senza traccia di insulto, chiedono di
cambiare ed eliminare oppure inserire note, schede, articoli in nome
di proprie certezze assolute.
Ecco dei classici: parlare di carne
vuol dire morte, malattia e distruzione dell'ambiente, cibi definiti
dalle religioni impuri
non vanno neanche nominati, gli alcolici sono un argomento che non
va trattato, gli alcolici vanno trattati solo per capire il male che
arrecano all'umanità, non è vero che quella ricetta è di quella
nazione (regione, città) ma di quest'altra (spesso la tematica è
accompagnata da storie di invasioni ed espropri), è aberrante dire che la tale
ricetta si può fare anche diversamente, parlare di questo alimento
(o ricetta) è una terribile offesa per i tali motivi (motivi di
solito sociali, spesso campanilistici, negli ultimi anni persino
politici).
Vogliamo essere chiari con i critici di questo genere:
grazie per la vostra cortesia, siamo sicuri della vostra serietà e
della vostra convinzione di essere nel giusto, siamo sicuri che le
vostre tematiche meritino spazi e divulgazione, riflettiamo sulle
vostre indicazioni ma non siamo per voi,
non ci leggete, noi se in un punto del mondo si arrostiscono ragni
lo scriviamo, noi diciamo che gli spaghetti sono una grande invenzione
italiana consapevoli di avere quasi sicuramente torto (vi dicono
qualcosa i Cinesi e i loro spaghetti?) e in casi come questo siamo disposti ad
arrampicarci sugli specchi per dimostrare che abbiamo ragione in
virtù del libero pensiero e del libero scritto,
insomma noi non parliamo male di niente e di nessuno ma non
permettiamo che la nostra linea editoriale sia dettata da persone
che ritengono di essere (magari avendo ragione) nella verità
assoluta alla quale noi non crediamo considerando la diversità di
opinioni una ricchezza e un merito e non una povertà e un demerito.
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