COME SI FACEVA IL
FORMAGGIO MOLTI ANNI FA
Un paesino fra i
monti e le colline che si estendono fra il Lazio e l'Abruzzo. Siamo nel 1932, ed
è inverno.
Lungo la via Tiburtina che taglia in due l’Italia, ai piedi dei monti
Simbruini si notano solo carretti con merce varia, patate, legumi, ed ogni tanto
passa del bestiame …. Su in paese, due uomini. Sono amici e ritornano dai campi.
Si stanno raccontando della cosiddetta settimana del vino. Ogni anno quand’è
inverno, chi ha la vigna (e se la passa meglio di altri che non hanno niente),
per una settimana intera espone fuori dalla sua porta un ramoscello verde! Il
ramo verde che vuol dire che si offre a buon prezzo il vino dell'ultima
vendemmia! E chi può, lo compra, ma solo poche bottiglie, ed a casa lo beve
mangiando la caciotta, di quelle che si fanno con il latte delle pecore.
Come
si fa il formaggio da queste parti? Si fa soprattutto in aprile/maggio,
quando si deve ammazzare qualche abbacchio altrimenti diventano troppi, e se ne
approfitta per prendere dal loro stomaco il caglio e poi questo caglio lo si fa
seccare. Ed insomma si prende un recipiente di rame che però dentro è stagnato,
e ci si mette 20 litri di latte appena munto.
Poi si mette il latte sul fuoco ed
si aspetta che diventi tiepido; si mette un po' di caglio e si mescola. Si
attende fino a quando si forma la cagliata cioè fino a che il latte si
coagula e forma una massa gelatinosa, ma si deve mantenerlo tiepido! Fuori dal
fuoco, poi, si rompe la cagliata con un bastone. Di nuovo sul fuoco basso si
continua a girare fino a che è molto calda ma non bollente; si toglie dal fuoco
e si continua a mescolare per pochi minuti e poi si attende che i coaguli vadano
sul fondo del recipiente.
Si raccolgono i coaguli fino a formare una palla e si
scola la rimanente acquetta. Poi questa palla la si depone in un cerchio di
legno e la si preme ma non troppo per dargli la forma caratteristica; sull'acqua
che rimane si può aggiungere 1 litro di latte e si può far bollire a fuoco
basso; viene a galla la ricotta che si mette in recipienti bucati per farla
scolare, già ma questa è la ricotta. Invece il formaggio il giorno dopo si
sottopone alla salatura e lo si lascia per 8 giorni in un cassetta di legno che
si copre; dopo otto giorni si toglie il cerchio di legno e per 3 giorni si bagna
la caciotta con l'acqua che ha tirato fuori e che sarà diventata salata; dopo
questi ulteriori 3 giorni si fa un emulsione di olio e aceto per ungerla e si
mette in cantina sopra agli scaffali insieme alle altre. Ogni settimana si
rivolta. Dopo alcuni mesi la puoi mangiare.
E’
ormai notte. I due uomini si salutano e rincasano. E domani di nuovo nei campi.
Claudio Palma
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