Colazione e compagni
Se è vero che la giornata si vede dal
mattino, cosa c’è di meglio che svegliarsi e trovare la colazione
apparecchiata sulla tavola come quando si è in albergo, ma non avendo camerieri
e cuochi a disposizione come si può fare?
In una famiglia dove marito e moglie
lavorano e i figli vanno a scuola, la mattina fra la ricerca degli indumenti, le
"occupazioni" di bagni, riassopimenti del dopo sveglia e ritardi,
calcolati e no, se si riesce a bere un caffè, sembra quasi di aver sognato.
"Tanto prendo qualcosa
fuori! Questa è la frase ricorrente che si sente fra l’apertura di una
porta e la chiusura di un cassetto ma ormai la giornata è iniziata, non nel
migliore dei modi, pensando al traffico, ai mezzi sovraccarichi ed alla
difficoltà di parcheggio.
I crampi allo stomaco poco dopo
inizieranno a tormentarci e quando finalmente si riuscirà ad arrivare alla
nostra meta, cercheremo di colmare il fastidioso dolore alla bocca dello stomaco
consumando qualcosa (il problema è che sarà qualsiasi cosa), in barba a diete,
nutrizioni sane e bilanciate, lamentandoci poi di soffrire di gastrite nervosa.
Un’alternativa forse c’è. Iniziare
dalla sera prima. Cercando di vincere la pigrizia e la stanchezza (più che
giustificata) prima di andare a dormire, pensando ad organizzare la colazione
che ci aspetta il giorno dopo.
Immaginate, la sera prima di andare a
dormire, di mettere in tavola, tovagliette o sottopiatti per ogni membro della
famiglia, con tazza e cucchiaino annesso, piatto di portata con biscotti, fette
biscottate, marmellata o cioccolata, succo di frutta. Caffè, te, e latte sui
fornelli già pronti per essere scaldati. La mattina successiva, 5 minuti per
mettersi seduti e… buona giornata!
Patrizia Rubicondi
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