FATTO IN CASA
La possibilità di conservare il cibo fin da tempi
remoti a rappresentato per l'uomo una delle sue maggiori preoccupazioni,
cercavano di assicurarsi scorte per affrontare le carestie e i nostri antenati
quando ancora non praticavano l'agricoltura, e si dedicavano solo alla caccia
sapendo che con essa avrebbero dovuto sostentarsi anche durante l'inverno
periodo in cui la selvaggina scarseggiava, si operavano nella buona stagione al
procacciamento di carne da essiccare o salare per l'inverno. Con la pratica
dell'agricoltura e la produzione d'ortaggi, si è cercato oltre l'essiccazione
dei semi di trovare un metodo di conservazione che mantenesse il prodotto il
più naturale possibile. Nei nostri giorni ormai il congelatore può provvedere
tranquillamente a questa mantenimento, ma fino a poco tempo fa e ancora oggi
i prodotti conservati sott'olio, sotto spirito o le confetture rimangono una
pietra miliare dell'arte culinaria.
La fine dell'estate e l'inizio dell'autunno
possono essere definiti i periodi migliori per dedicarsi alla conservazione
degli ortaggi e della frutta, data la vastità di scelta di prodotti che offrono
queste stagioni. Chi più chi meno, tutti abbiamo un ricordo legato alla
preparazione fatta con attenzione e amore di vasetti o salse da parte di qualche
zia, mamma o nonna. Ora durante tutto l'arco dell'anno si hanno le verdure o la
frutta in tutto l'arco dell'anno, giacché si fanno crescere in serre, ma la
bella stagione offre una gran varietà di frutti che maturando naturalmente al
sole acquisiscono sapore più intenso.
Tenendo conto poi dell'incertezza di
provenienza d'alcuni prodotti già inscatolati di cui avvolte non si sanno, né
le caratteristiche di conservazione, né il luogo di produzione, perché non
dedicarsi a quest'antica arte culinaria, avremmo certezza sull'integrità del
prodotto. Si vuol paragonare poi il sapore di una conserva o di una marmellata
fatta in casa, con ciò che si compra già confezionato. Chi poi ha la
possibilità e la fortuna di sapere da dove provengono i prodotti che si
vogliono conservare, magari direttamente dal proprio orto o dal contadino che
conosciamo, potrebbe farne delle scorte come si faceva una volta, sarà
piacevole per il palato e genuino per i nostri figli. Ci sono vari modi di
conservazione, certo il più sbrigativo è quello di riporre gli alimenti
freschi nel congelatore per poi tirarli fuori al momento di cucinarli, ma anche
in questo caso bisogna rispettare alcune regole per non rovinare i cibi.
La
preparazione in vasetti di vetro richiede più tempo e pazienza ma il prodotto
finale è sicuramente migliore ed anche se ne prepareremo pochi pezzi, al
momento giusto la presentazione in tavola ci farà fare bella figura.
Accingendosi a preparare conserve, prodotti sott'olio e sott'aceto, bisogna
tener innanzitutto presente che le verdure che scegliamo siano perfettamente
sane e al giusto punto di maturazione. Le conserve al naturale come la salsa di
pomodoro va posta in contenitori di vetro, che saranno poi sterilizzati, mentre
per la preparazione di verdure sott'aceto o sott'olio i prodotti selezionati
verranno prima leggermente lessati e poi ricoperti completamente con aceto od
olio di buona qualità. Preferendo ricoprire con olio, bisogna avere
l'accortezza di aspettare 24 ore prima di chiudere ermeticamente i vasetti, in
modo che le bolle d'aria possano venire in superficie, e si possa rimboccare il
vasetto fino a coprire totalmente il prodotto.
COME STERILIZZARE
Quando ci si predispone alla sterilizzazione in vetro
bisogna eseguire operazioni precise per avere una conservazione sicura. Chi
vuole conservare marmellate, gelatine e salse che richiedono una lunga cottura,
deve riempire fino a un centimetro dal bordo con il prodotto ancora caldo i
barattoli di vetro a chiusura ermetica che sono stati precedentemente riscaldati
e asciugati, quindi si procede alla sigillazione, e si capovolgono
immediatamente su un piano non troppo freddo per almeno cinque minuti, così si
otterrà la chiusura sotto vuoto. Raddrizzare i vasi e lasciarli raffreddare a
temperatura ambiente.
Per succhi di frutta, salse a breve cottura o prodotti
sott'olio e sott'aceto, si riempiranno sempre i vasi lasciando un centimetro dal
bordo, una volta chiusi si procederà alla sterilizzazione ponendoli avvolti da
stracci (servirà a non farli urtare fra loro), in una pentola dove si
ricopriranno d'acqua tiepida e si porteranno a bollore.
TEMPI DI STERILIZZAZIONE
-
20 minuti per 250 g
-
30 minuti per 500 g
-
45 minuti per 1 Kg.
-
60 minuti per 1,5 kg.
Per ottenere una marmellata di qualità superiore
bisogna evitare di aggiungere troppa acqua alla cottura, si può ovviare a
quest'inconveniente tagliando precedentemente la frutta e alternandola a strati
di zucchero, lasciandola poi macerare per qualche ora. Rilascerà del liquido
che eviterà l'aggiunta di troppa acqua. I tempi di cottura della marmellata
variano secondo il tipo di frutta che si e scelta, un trucco per sapere quando
è pronta consiste nel versarne alcune gocce su un piattino, se inclinandolo
faticheranno a scendere la marmellata avrà finito la sua cottura.
VERDURE SOTT'OLIO
Uno dei maggiori rischi della conservazione verdure è
l'intossicazione da botulino, per evitare questo problema bisogna
sempre
sbollentare le verdure con soluzioni acide come aceto o limone e soprattutto è
importante usare le giuste dosi, di solito sono ¾ d'aceto e ¼ d'acqua o 3
limoni per un litro d'acqua, aggiungere alle soluzioni anche il sale che gioca
un ruolo importante nella conservazione, i tempi di cottura variano secondo il
tipo di verdura che s'intende usare. Le verdure così trattate si possono
conservare o nella stessa acqua di cottura precedentemente filtrata, oppure una
volta bene asciugate metterle in un barattolo e ricoprirle perfettamente d'olio
d'oliva, ricordarsi che è importante eliminare tutte le bolle d'aria che si
possono formare, fatto ciò si può passare alla fase di sterilizzazione.
FRUTTA SOTTO SPIRITO
La frutta sotto spirito non ha bisogno di
sterilizzazione dei barattoli, si conserva perfettamente anche a lungo,
l'importante è che la gradazione alcolica che si usa non sia inferiore a 30°
gradi. Se invece si superano i 70° gradi il prodotto anche se comunque buono
può apparire raggrinzito.
ALCUNE RICETTE DI RIFERIMENTO
Pomodorini conditi
Scegliere dei bei pomodorini maturi, immergeteli in
acqua portata a bollore per un minuto circa, pelare e disporre i pomodorini in
un barattolo di vetro pressandoli leggermente, si possono condire alternandoli
con foglie di basilico o dell'origano, del peperoncino o dei grani di pepe e uno
spicchio d'aglio, coprite il tutto con olio d'oliva extravergine e passate alla
sterilizzazione.
Funghi sott'olio
Prendete la qualità di funghi che preferite, volendo
potete anche mischiarli l'importante è che siano piccoli o in ogni caso di
dimensioni simili tra loro, ad esempio se si vuole mischiare dei chiodini con i
porcini basterà tagliare quest'ultimi a pezzi. Pulite i funghi, lavateli
velocemente, tagliateli se occorre, portate ad ebollizione una soluzione d'aceto
2/3, d'acqua o di vino per 1/3, e un po' di sale. Immergete i funghi nella
soluzione che bolle per non più di 3-4 minuti, scolateli, asciugateli bene, e
poneteli in vasetti di vetro alternandoli con foglie d'alloro e grani di pepe,
infine ponete uno spicchio d'aglio e coprite tutto con olio d'oliva
extravergine. Ora potete passare alla sterilizzazione.