Grana Padano insegna…
PROGETTO SCUOLE: UN TESORO DA MANGIARE
Il Consorzio per la tutela del formaggio Grana
Padano entra nelle scuole con un’iniziativa che vuol avvicinare gli studenti
ad un prodotto ricco di storia e cultura.
I
giovani coinvolti nel progetto un tesoro da mangiare hanno un’età
compresa fra i 9 e i 13 anni (dalla terza elementare alla seconda media).
Il grande successo dell’iniziativa è sottolineato dal fatto che le quasi 500
classi che hanno manifestato il proprio interesse per il progetto sono dislocate
geograficamente lungo l’intera penisola.
La
scelta del Consorzio di dialogare con i giovani, poggia sul desiderio di
comunicare ai ragazzi, passando attraverso il mondo della scuola, i valori
alimentari, storici ed economici di uno dei prodotti italiani a Denominazione di
Origine Protetta (D.O.P.)
più rappresentativi del nostro paese nel mondo.
La
scuola diventa quindi, in questa prospettiva, il luogo privilegiato attraverso
cui avvicinare i ragazzi ai valori ed alle tradizioni alla base della cultura
del nostro paese.
Il
Consorzio Grana Padano per supportare l’iniziativa ha elaborato ed inviato alle
classi interessate i materiali didattici con i quali i ragazzi, sotto la guida
dei propri insegnanti, potranno lavorare in maniera stimolante e coinvolgente.
Partendo quindi da un kit didattico, contenente una videocassetta, un quaderno
di lavoro ed una guida per i docenti, i ragazzi svilupperanno dei veri e propri
percorsi di riflessione ed apprendimento che toccheranno diverse discipline tre
cui le scienze, la storia, la geografia e l’italiano.
Nello
specifico i materiali in dotazione si articolano attorno alle seguenti
tematiche:
Note
e suggerimenti per una corretta alimentazione
La
storia millenaria del Grana Padano
I
luoghi di produzione del Grana Padano
Le
fasi fondamentali di lavorazione del prodotto (mungitura, lavorazione,
stagionatura)
Altre
due iniziative vanno a completamento del progetto ideato dal Consorzio per la
tutela del formaggio Grana Padano: una visita di un giorno al
Parco del Mincio ed un concorso a premi.
Durante la gita presso il Parco del Mincio i ragazzi avranno la possibilità di
visitare una delle zone di produzione di Grana Padano più interessanti dal punto
di vista naturalistico e paesaggistico. All’interno della visita le classi
potranno inoltre seguire "dal vivo" le varie fasi di lavorazione di questo
famoso formaggio, visitando alcune delle aziende produttrici.
Con
l’attivazione del concorso le classi che aderiranno saranno chiamate ad
approfondire in maniera creativa le tematiche affrontate utilizzando il kit
didattico. La meccanica del concorso prevede la progettazione e la realizzazione
da parte dei partecipanti di un gioco da tavolo strutturato come "gioco
dell’oca" con la peculiarità che il percorso formato da caselle condurrà ad una
precisa meta finale: la produzione di una forma di Grana Padano. Le tre classi
vincitrici verranno giudicate su base meritocratica da una giuria appositamente
creata.
Grana Padano: dimmi cosa mangi e ti
dirò come cresci!
Protagonista ogni giorno sulla tavola dei buongustai, Grana Padano costituisce
un’affascinante pagina della cultura gastronomica italiana.
Chiunque può trarre beneficio dalle eccezionali qualità di questo formaggio,
alimento completo e perfettamente rispondente alle esigenze di un'alimentazione
moderna ed equilibrata: il bambino nella crescita, l'adolescente nello sviluppo,
gli adulti nella maturità, gli anziani nell'età avanzata e le persone che
attraversano momenti particolari, ad esempio le donne in gravidanza.
Prodotto con latte di prima qualità parzialmente scremato, il Grana Padano
fornisce un limitato apporto di grassi lasciando inalterato il contenuto di
proteine, comprese quelle nobili, che l'organismo umano non riesce a
sintetizzare e che devono, quindi essere assunte con l'alimentazione. La
prolungata stagionatura, inoltre, rende tale "patrimonio" nutritivo facilmente
assimilabile, mentre il suo sapore ed il suo aroma conferiscono particolare
appetibilità, proprietà preziosa, questa, per combattere l’approccio svogliato
dei bambini al pasto.
Un bel
pezzetto di Grana Padano fornisce un’importante fonte di vitamine e sostanze
minerali indispensabili nella crescita. Il calcio, per esempio, presente in
considerevole quantità, è necessario per i giovani nel momento dello sviluppo,
mentre il fosforo potenzia le facoltà legate all’apprendimento e aiuta ad
affrontare i momenti di studio.
Grana
Padano è un piacevole invito al benessere e alla leggerezza.
Grana Padano: mille anni di storia
Nell’anno Mille, i monasteri dei monaci benedettini erano il cuore di
un’imponente opera di bonifica della pianura delimitata dall’Adda, dal Mincio e
dal Po, sino a Milano.
Celle
e chiostri della bassa Lombardia, regolati dal precetto "Ora et Labora",
divennero centri di preghiera e di studio, dove si custodivano le tradizioni, ma
senza rinunciare a ricerche e innovazioni, imposte anche dalle esigenze del
tempo.
Dalla
necessità di conservare il latte munto più a lungo nacque così l’idea di
produrre un formaggio capace di durare o che addirittura si esaltasse attraverso
la stagionatura. Così, studiando la natura e i suoi meccanismi con l’occhio
dell’alchimista, i monaci misero a punto la "ricetta" del Grana Padano ed
ottennero un formaggio a pasta dura, capace, stagionando, di conservare i
principi nutritivi del latte e di acquistare un sapore inconfondibile. La sua
longevità gli fruttò il nome di "caseus vetus".
Il
gusto dolce e saporito, le ricche proprietà nutritive e la capacità di
conservazione che ne favorì il commercio sui mercati limitrofi, portarono allo
sviluppo della sua produzione, facendogli cambiare nome; fu ribattezzato "di
grana", per l’aspetto della sua pasta, rimasto immutato nei secoli.
Dai
monasteri il Grana Padano conquistò le tavole dei banchetti delle corti
rinascimentali, tanto che duchi e principi, alti prelati e cortigiane ne
intessevano le lodi nelle loro corrispondenze. Ma, negli anni delle carestie,
consentì la sopravvivenza a quanti vivevano di stenti nelle campagne. Documenti
del XV, XVI e XVII secolo parlano di commerci, di mercati e dei prezzi del
pregiato formaggio, che compare sempre più spesso nelle ricette della cucina dei
principi e in quella del popolo.
Nei
secoli, grazie all’estensione dei prati in vaste aree della Pianura lungo il Po,
la trasformazione del latte in Grana Padano si è diffusa dal Piemonte al Veneto,
dal Trentino all’Emilia. Così è divenuto una delle voci più importanti
dell’economia agricola, rispettando comunque nei secoli le metodologie
tradizionali arrivate sino ad oggi.
Per garantire e
proteggere questo patrimonio culturale, economico e gastronomico, nel 1954 è
nato il Consorzio per la tutela del Formaggio Grana Padano, che l’anno seguente
ottenne il riconoscimento della denominazione d’origine (D.p.r. n.1269 del 30
ottobre 1955). Oggi il Grana Padano è
formaggio a
Denominazione di Origine Protetta (DOP), ai sensi del
regolamento dell’Unione europea 1107/96.
Il Consorzio per la Tutela del
Formaggio Grana Padano
Il
Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano
è nato nel 1954 e riunisce 186 aziende
impegnate nella produzione e 40 nella stagionatura e nella commercializzazione
del Grana Padano.
Ha due
finalità previste dallo statuto: la tutela e la promozione del Grana Padano e
della sua denominazione d’origine protetta in Italia e all'estero.
Quindi, svolge attività di vigilanza e di controllo a vari livelli della
filiera, cura ed esegue progetti ed iniziative di informazione e di
comunicazione rivolti ai media, alla distribuzione e ai consumatori in tutto il
mondo. Con questo lavoro, il Consorzio protegge e valorizza la tipicità e le
caratteristiche peculiari del prodotto, ne garantisce e migliora costantemente
la qualità a tutela del consumatore.
Perciò
il Consorzio di Tutela vigila sulla produzione e sul commercio del prodotto,
verificando il corretto uso della denominazione e del marchio Grana Padano, che,
una volta apposto sulle forme conformi al disciplinare e agli standard
richiesti, diventa una garanzia di qualità.
Il
Consorzio non ha finalità di lucro, ha sede a San Martino della Battaglia,
località nel territorio di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia; si
trova quindi nel cuore della zona di produzione del formaggio Grana Padano, che
si estende lungo tutta la pianura Padana, comprendendo 27 province dal Piemonte
al Veneto, dalla provincia di Trento a quella di Piacenza.
Presidente del Consorzio è Nicola Baldrighi, direttore generale Stefano Berni.
Il
Consorzio di Tutela del Grana Padano
ha anche un obiettivo etico: trasformare in bontà un prodotto della natura. E la
storia millenaria del Grana Padano non può essere misurata solo con i parametri
dell’organizzazione, dell’efficienza e del volume d’affari, ma si scrive ogni
giorno con le capacità individuali portate in dote da chi lo produce, lo
stagiona e lo vende.
Grana Padano: un tesoro da mangiare
Il
GRANA PADANO è uno degli alimenti più preziosi per una dieta sana e ricca di
energia, nutriente e digeribile, adatta a chi deve crescere e a chi vuole
tenersi in forma ad ogni età.
Le sue
caratteristiche nutrizionali, consentono, infatti, di assumere le energie
necessarie nei vari momenti del giorno e di recuperarle nel modo più rapido
quando si è sottoposti a sforzi fisici. E grazie alla prolungata stagionatura,
si assimila con grande facilità, diventando subito utilizzabile dall'organismo
sotto sforzo.
Inoltre, pur trattandosi di un alimento di origine animale, nel Grana Padano, si
trova una percentuale di oltre il 40% di grassi insaturi, considerati i migliori
per l'organismo umano, accanto ad un’utile frazione di grassi saturi; quindi, il
contenuto medio di colesterolo in 50 grammi di Grana Padano è di appena 70
milligrammi.
Queste
caratteristiche garantiscono anche un’elevata digeribilità del GRANA PADANO e ne
fanno una vera e propria "fonte energetica" rapidamente disponibile, con 384
calorie contenute in 100 grammi di formaggio.
Ma non
è tutto. Nel Grana Padano si trova anche quasi tutto l'alfabeto vitaminico;
contiene infatti le vitamine A, B 1, B2, B6, B12, D, PP e E.
E
moltissimi sono i sali minerali, a cominciare dal calcio; basti pensare che 50
grammi di formaggio, da soli, contengono il 60 per cento del fabbisogno
quotidiano di un adulto di questo elemento, che è fondamentale a tutte le età
per le ossa e la dentatura.
Il
GRANA PADANO è ricco anche di fosforo, essenziale per sviluppare
l'apprendimento, di iodio, di grande importanza per il buon funzionamento della
tiroide, e di selenio. Ma da al corpo umano importanti apporti anche di
rame e zinco, ritenuti utili per rallentare l'invecchiamento cellulare e per
dare tono e potenza ai muscoli, e di magnesio, sostanza importante per lo
sviluppo dello scheletro e come gruppo proteico indispensabile per l'attività di
specifici enzimi che regolano il metabolismo.
Il sapore e l’aroma
rendono poi il GRANA PADANO particolarmente appetibile e quindi in grado di far
superare quel senso di inappetenza che spesso impedisce di nutrirsi proprio
quando si è stanchi e tesi.
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