Pub
Inglesi, scozzesi, irlandesi: la scelta non manca per chi vuole
trascorrere una serata tra amici in allegria in uno dei moltissimi
pub che la nostra penisola offre.
Nata
in Gran Bretagna nel X secolo d.C, la “Public house”, meglio
conosciuta con l’abbreviazione “pub”, è uno dei luoghi di
intrattenimento più comuni e diffusi in tutto il mondo per persone
di qualsiasi età.
In
Italia i pub vennero introdotti verso la metà degli anni novanta e
soppiantarono il ruolo fino ad allora ricoperto dalle osterie.
All’inizio i pub italiani erano improntati sullo stile irlandese e
come quest'ultimi erano luoghi per consumare alcolici dopo cena; si
diffusero per tale motivo tra i giovani che fino ad allora non erano
mai entrati in un’osteria e consumavano alcol solamente nei bar.
In
quasi vent’anni dalla loro introduzione naturalmente le cose sono
cambiate, ai giorni nostri nei pub oltre a gustare birre fra le
decine di scelte proposte ed altri alcolici, si possono anche
consumare vari piatti magari ascoltando musica dal vivo come avviene
nei pub d’Oltremanica.
Tale
cambiamento ha portato quindi ad una diversificazione della
clientela che comprende anche nuclei familiari; tuttavia rimane
comunque principale il consumo di alcolici.
Storicamente la birra che noi conosciamo si deve agli olandesi che
nel XV secolo introdussero l’usanza di aggiungere luppolo nella
produzione insieme al malto fermentato, fino ad allora la classica
birra inglese.
La
diffusione di massa sul territorio britannico dei pub si ebbe nel
XVIII secolo causata dall’introduzione di gin, liquore molto più
economico da produrre rispetto alla birra.
Dall’Inghilterra, grazie alle conquiste militari britanniche, i pub
si diffusero su tutti i possedimenti del Regno, primo fra tutti
l'Irlanda.
Bisogna qui fare una distinzione fondamentale tra pub inglesi ed
irlandesi; i pub irlandesi di solito prendono il nome dal
proprietario, famoso ad esempio il McHugh's, il più antico pub di
Belfast mentre invece il nome di quelli inglesi era dato dalle
insegne che troneggiavano nelle vie.
Da
un punto di vista storico l’utilizzo delle insegne era necessario
per indicare chi produceva birra propria con l’idea di venderla.
L’idea fu di Riccardo II e si basava su di un problema puramente
burocratico: grazie alle insegne gli ispettori che dovevano
controllare la birra e riscuotere i pagamenti delle licenze potevano
riconoscere gli esercizi più facilmente.
Un’altra differenza significativa era quella che fino agli inizi
degli anni 70 nei pub irlandesi non si commercializzava cibo; il
trend cambiò solamente grazie al turismo di massa, dati i tanti
turisti i proprietari dei pub decisero di affiancare alla
degustazione della birra dei liquori anche i piatti tipici
nazionali.
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