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La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Testo recensito:
Artusi Pellegrino LXXXI-776 p., ill. (cur. Camporesi P.) Anno 2001
Editore Einaudi Collana I millenni
Conosciuto comunemente più con il nome del suo
autore, "l’Artusi" è di sicuro il libro più famoso e letto sulla cucina
italiana, quello da cui tutti i grandi cuochi dell’ultimo secolo hanno tratto
ispirazioni e suggerimenti.
Raccoglie ben 790 ricette, che l’autore è riuscito
sapientemente a mettere insieme, prendendo spunto anche dagli innumerevoli
viaggi condotti nel corso degli anni.
È un libro che svela l’amore per il cibo, esaltando
con una prosa limpida e raffinata il piacere del mangiar bene.
Pellegrino Artusi
Pellegrino Artusi è stato un critico letterario e un
grande scrittore italiano. Nato a
Forlimpopoli il 4 agosto 1820, da Teresa Giunchi e Agostino. Il padre era un
droghiere e già subito dopo gli studi cominciò a farsi carico degli impegni e
degli affari di famiglia. A segnare una svolta nella vita del giovane
Pellegrino, fu la famosa incursione del Passatore a Forlimpopoli, il 25 gennaio
1851. Nella stessa notte in cui fece irruzione nel teatro cittadino, la
banda del celebre brigante con un sotterfugio, riuscì a entrare nella
casa del futuro gastronomo e fare man bassa di denaro e oggetti
preziosi. Il colpo banditesco, al di là del danno economico, segnò
profondamente la famiglia Artusi: Gertrude, una delle sorelle di
Pellegrino, per lo spavento impazzì e fu internata in manicomio.
Per rimediare alla sventura e cercare di risollevare
economicamente la famiglia, Pellegrino Artusi nel 1852 si recò a Firenze dove
aprì un Banco di sconto, che gli assicurò agiatezza e tranquillità.
Pieno di curiosità letterarie e scientifiche, strinse
una durevole amicizia con Olindo Guerrini e con l' antropologo Paolo Mantegazza,
e frequentò i salotti della Firenze ancora risorgimentale, di fine secolo, ove
morì nel 1911.
Divenne famoso per la "Scienza in cucina e l'arte
di mangiar bene" (1891), raccolta di 790 ricette tratte dalla tradizione
popolare italiana. Il libro che riscuote tutt'ora grande successo, oltre che per
la storia del costume, riveste interesse letterario per l'arguta e forbita
narrativa dell'autore , che intercala alle ricette aneddoti e citazioni. Dalla
prima uscita, in venti anni furono stampate 14 edizioni del libro; nel 1931 le
edizioni erano giunte a quota 32 e l'"Artusi" era uno dei libri più letti dagli
italiani, insieme a "I promessi sposi" e "Pinocchio". Il volume, che attualmente conta un grande numero di edizioni e una vastissima
diffusione.
Il libro
Appena uscito “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” sembrò per
l’epoca, il classico flop letterario. Stroncato dalle critiche e rifiutato dalle
case editrici sembrava destinato ad esaurirsi insieme al nome del suo autore. Ma
Artusi era convinto e risoluto a proporsi al pubblico, quindi decise di
pubblicare l'opera a proprie spese, in tiratura limitatissima: appena mille
copie. Ben presto molte altre edizioni, sempre più imponenti, seguirono alla
prima, ed il libro scritto con spirito e prosa sapiente, si impose quale manuale
perfetto della buona tavola. Lo scopo del volume, è quello di un dosare la cultura e la saggezza in tema di
cucina delle varie tradizioni regionali, cercando di stabilire così un solo
codice alimentare e un unico lessico gastronomico. Il primo, derivato dalle
tradizioni culinarie romagnolo-bolognese e toscano-fiorentine; il secondo
adottando il fiorentino quale idioma ufficiale delle cose di cucina.
Il cibo e la relativa preparazione, viene presentato
non come una semplice ricetta, ma come un racconto gastronomico che guida il
lettore nella scienza della nutrizione, nel pensiero del tempo, ed in aneddoti
gustosi.
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