Cucina & Dintorni
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Alla ricerca dei sapori perduti
Autori: Bellei Sandro, Spennato Benatti Liliana
Editore: Il Fiorino
Data di Pubblicazione: 2003
Una raccolta di 272 ricette modenesi completa, che illustra anche tutti gli
accorgimenti per un’impeccabile riuscita dei piatti, unitamente ad una
rivisitazione brillante della cucina Estense.
Sandro Bellei
È nato il 4/6/1941 a Modena, dove vive e lavora. Giornalista professionista
dal 1969, dopo aver mosso i primi passi all'inizio alla Gazzetta di Modena, è
stato assunto da il Resto del Carlino e ha lavorato presso le redazioni di
Modena, Bologna, Rovigo, Padova e Pesaro. Ha collaborato anche a L'Avvenire
d'Italia, Stadio, Il Giorno e La Stampa.
Dal 1981 è capo servizio della Gazzetta di Modena. Esperto di dialetto,
eno-gastronomia e modenesità, ha collaborato a moltissime pubblicazioni con suoi
saggi, ed ha firmato 18 libri.
IL LIBRO
In uno scenario così vasto come è quello dei libri di cucina, questo volume
rappresenta la chiave di lettura per apprendere i segreti più nascosti dell’arte
culinaria che caratterizza le vallate dell’Appennino.
Infatti della cucina modenese si è sempre parlato molto, con particolare
riferimento all'impiego della carne di maiale, se n’è descritta l'opulenza delle
tavole ducali, si è illustrata molte volte la tavola della Bassa, ma si sono
spese sempre poche parole per i piatti della gastronomia più povera.
Bellei Sandro e Spennato Benatti Liliana, hanno dunque voluto aprire una
nuova pagina gastronomica, che mette in luce la realtà di una civiltà alimentare
che ha sempre dovuto fare i conti con un'assoluta carenza di "materie prime" e
che, pur avendo a disposizione soltanto cibi semplici, ha saputo comunque
offrire nel tempo, una dieta varia e appetitosa, differenziando tra cibi di
montagna e cibi di pianura. Infatti, mentre la pianura conosce e sfrutta tutte
le applicazioni della farina di frumento e di granoturco, la montagna fonda la
sua economia casereccia sulle castagne, sia fresche che essiccate, sia intere
che ridotte in farina.
Rendendo omaggio alla cucina tradizionale, quella cara alle nonne per
intenderci, quella sulla quale imperava la filosofia del "non si butta via
niente", si riscopre anche la lavorazione domestica di alcuni prodotti agricoli.
Fra questi vanno ricordati i prelibati formaggini di pecora, ormai quasi
scomparsi insieme con i greggi, e le marmellate e le conserve di frutta e
verdura, sia quelle conservate crude o cotte sia quelle sott'olio o sott'aceto.
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