L'Oryza sativa è una pianta che ha
origine nell'Asia Sud Orientale e secondo ultimi studi è coltivata in
modo intensivo da più di 7000 anni, come dimostrano alcuni testimonianze
riconducibili intorno al 5000 a.C ritrovati nella Cina orientale.
Dopo essere stato seminato nei vivai,
viene sommerso dall’acqua in speciali appezzamenti di terreno (risaie)
per alcuni mesi. La sviluppo completo del riso avviene al termine dell'estate,
dopodiché il cereale viene trasferito alle riserie in cui avviene la
fase ultima della sua lavorazione.
Il chicco del riso, la parte commestibile,
è formato dall’arista, la quale viene rimossa durante il trattamento
del chicco. Dopodiché si procede alla rimozione di alcuni involucri,
tendenti al colore marrone o giallo, nominati glumelle. Ciò che rimane
a seguito di questo trattamento è denominato carrioside, ovvero la parte
che arriva sulla nostra tavola. E’ costituito principalmente da amido
e rappresenta più della metà del peso totale.
Le varietà di riso sono innumerevoli
e mutano a seconda delle zone geografiche in cui sono coltivate,
in Italia le più diffuse sono il Riso comune, dal granello piccolo e
rotondo, il Balilla, il Riso semifino, dal più granello tondeggiante,
il Riso fino, il lungo e anche il sottile.
Grazie al suo elevato contenuto vitaminico
il riso è utile nella prevenzione dell'influenza, inoltre si può
ricavare, dalla sua lavorazione, un olio (l’olio della salute"
per gli asiatici) che normalizza i livelli del cosiddetto "colesterolo
cattivo". E’ un alimento consigliabile tutto l'anno, anche se il suo
apporto energetico è più rilevante nei mesi invernali, quando il metabolismo
rallenta la sua velocità .