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OLIVA
L'oliva,
a volte detta uliva, è il frutto a drupa della pianta dell’olivo.
L'importanza preponderante delle olive è sicuramente connessa alla
creazione dell'olio di oliva, consumato dall'uomo fin dalla notte
dei tempi. Le olive sono inoltre un alimento a sé, molto diffuso
specialmente nella dieta mediterranea.
La pianta
dell’olivo fa parte delle Oleacee, è caratterizzata da un fusto
cilindrico e ricurvo, con corteccia grigia. La fronde formano un
chioma conica, con rami principali fruttiferi patenti o penduli
(dipende dal tipo di olivo). È una pianta secolare, fruttifica dopo
4 anni e raggiunge la maturità dopo i 50, in particolari condizioni
può addirittura vivere per mille anni. Il fiore è bisessuato,
piccolo e ha un calice composto da quattro sepali e una corolla con
petali bianchi.
Il frutto consiste in una drupa, ossia un frutto
carnoso indeiscente, formato da una parte esterna fina
(l’epicarpo), una parte centrale polposa (il mesocarpo) ed una
parte interiore lignea
(l’endocarpo o nocciolo). Può avere la forma di
globo, ovoidale o anche ellissoidale. Il nocciolo espone
esternamente il tegumento, una sezione centrale che si chiama
albume, e la più interiore denominata i cotiledoni, la
parte da cui da cui nasce la pianta.
Le
maggiori varietà di olive vengono dall'Italia, Medio-Oriente, Spagna
e Grecia. In Italia abbiamo 395 varietà di olive. Le regioni che ne
producono una quantità maggiore sono Liguria e Sicilia; da sole
producono quasi un centinaio delle varietà esistenti. Ben 33
cultivar differenti si raccolgono in Toscana
Le olive
sono usualmente raccolte (ma solo in determinate zone ) percuotendo
le fronde con dei bastoni, al fine di far cadere i frutti che sono
raccolti manualmente. Il metodo moderno usa abbacchiatori
meccanici per scuotere le fronde con minor danno per l’albero. Le
olive sono fatte cadere su una rete sistemata a terra che permette
di raccoglierle più velocemente e con meno sforzo. Tuttavia la
raccolta a mano permette di prendere su frutti integri e maturi al
punto giusto. In Sicilia puglia e Abruzzo l’uso di sacche a tracolla
e pettini è ancora diffuso.
Esistono
le olive verdi e le olive nere tostate. La differenza principale
fra queste due varietà riguardo la loro composizione. Da un punto di
vista alimentare le olive verdi sono ipocaloriche e forniscono meno
grassi vegetali rispetto a quelle nere. Hanno infatti solo 145
calorie, il 2,1% di proteine e il 15,4% di grassi. Le olive nere
sono invece più caloriche e quindi da usarsi preferibilmente solo in
cucina. Hanno l’ 1,1 % di proteine, ma il 33,4% di grassi e ben
317calorie. In generale tutte e due sono ricche di grassi vegetali
e di sale, per questo motivo non sono indicate per chi ha problemi
legati al peso dietetico dimagrante o per chi soffre di
ipertensione.
Tuttavia
le olive sono uno dei cibi più amati dagli italiani. Sempre presenti
nelle insalate, sono consumate al naturale ma anche ripiene,
rosolate, in salamoia oppure fanno da contorno a diversi piatti.
Molto amato è anche il patè d’olive, una salsa molto buona e
prodotta da speciali tecniche di preparazione.
Le
cultivar più diffuse e gradite sono le taggiasche (provenienti
dalla Liguria), le olive coratine e quelle di Cerignola. Le
taggiasche, molto piccole ma anche molto saporite, subiscono
una lavorazione che utilizza tecniche manuali e arcaiche. Da
queste olive viene anche generato il paté d'olive. Le taggiasche
sono di solito conservate in salamoia e consumate intere. Le
Olive di Cerignola
sono diffuse soprattutto nel Foggiano ma si è
scoperto che provengono dalla Spagna. Possono essere sia verdi sia
nere e sono dotate di una polpa molto densa; il peso della drupa va
dagli 11 ai 18 grammi. Le olive coratine provengono
dalla zona di Corato, in Puglia, tuttavia la loro vera origine è
sconosciuta. Sono coltivate anche in altre regioni d’Italia. Queste
olive sono ricche di polifenoli, sostanze dalla proprietà
antiossidante. Sono più lunghe rispetto alle altre e un po’ più
asimmetriche. Normalmente pesano all’incirca 4 grammi
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