BOLETUS APPENDICULATUS
Fungo con cappello di
forma irregolare, robusto, carnoso, semisferico con cuticola che si
prolunga oltre il margine del cappello (da ciò il nome appendiculatus)
di colore bruno negli esemplari che crescono nei boschi alpini, di
colore rosato tendente al ciclamino per gli esemplari appenninici.
Il gambo è robusto e
pieno, panciuto negli esemplari giovani, diventa cilindrico con la
maturazione; il suo colore è giallo tendente al ruggine con la
maturazione.
La polpa è di colore
giallo tendente all’azzurrino, se tagliata, come pure i tubuli e i pori.
L’odore e il sapore
sono gradevoli, fruttato il sapore, l’odore, invece, richiama il profumo
del pane appena sfornato.
Il Boletus
appendiculatus cresce in gruppi di due o tre esemplari nei boschi
appenninici di latifoglie da giugno ad ottobre, mentre, è meno frequente
nei boschi alpini.
È un fungo squisito in
qualunque modo venga consumato; eccellente anche conservato sott’olio
come pure essiccato anche se, in quest’ultimo caso, non ha il profumo
che è comune ad altri boleti come i porcini.
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