fragola
La fragola
indica la parte edule di alcune piante del genere Fragaria, facenti
parte della famiglia delle rosacee.
la pianta
è di origine europea e si può trovarla nei nostri boschi. Le varietà
non selvatiche sono invece degli incroci la cui produzione è
cominciata alla fine del diciottesimo secolo; vengono raggruppate in
fragole a frutto piccolo e a frutto grande.
oggi la coltivazione internazionale di questo frutto
è di 2,5 milioni di tonnellate. l'Italia ne produce 130.000
tonnellate all’anno, il che ne fa uno dei maggiori coltivatori.
La
fragola è un vegetale perenne, acaule e caratterizzata da un corto
rizoma che le fa da fusto. Le foglie sono di forma ovoidale,
irregolare e seghettata. I fiori sono biancastri ed ermafroditi,
radunati in ammassi di 3 fino a 8. Il frutto di questa pianta è, dal
punto di vista botanico, un no- frutto: i frutti sono in realtà
i cosiddetti achenii, ovvero i semi gialli che compaiono sul
tegumento della parte commestibile. Ciò che si amplia e si fa
saporito è il ricettacolo fiorale che circonda i semi,
caratterizzato da un color rosso acceso e interno morbido.
Esistono diverse varietà di fragole classificate
come:
Brevidiurne o unifere: diversificano le corolle con un
esposizione di luce sotto le 12 ore. La diversificazione dei
fiori accade da settembre fino all’inverno e lo sviluppo completo
dei frutti avviene in primavera.
Longidiurne rifiorenti o bifere: diversificano i fiori se
esposte ad un lasso di tempo di almeno 14 ore e maturano tra
la primavera l'autunno.
Fotoindifferenti: diversificano i fiori con qualunque
luminosità, a patto che non sia troppo freddo.
La
fragola è molto apprezzata per profumo e sapore. Di solito vengono
mangiate fresche o impiegate pure nella preparazione di creme,
conserve, confetture, succhi, sciroppi e sorbetti. Sono diffuse da
aprile a giugno; le prime a spuntare nei mercati sono le fragoline
di bosco.
Non
essendo un vero frutto non contiene molte vitamine, è invece ricca
di carboidrati e calorie.
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