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LIME
Il
Lime (Citrus aurantifolia) è un frutto di origine Asiatica. La sua
pianta consiste in un arbusto di struttura irregolare (alto fino a
3-5 metri) dotato di piccoli rami spinosi .
Il
fogliame si presenta ovale, arrotondato alla base e di colore verde
chiaro, i piccioli alati sono un po' appiattiti. Le infiorescenze
possiedono da due a sette piccioli con fiori bianchi e profumati,
prodotti in diversi periodi dell'anno. L’infruttescenza è verde o
verde-giallastra, anche se alcuni tipi di lime hanno frutti gialli,
la polpa è acida e la buccia snella e abbondante di olii essenziali.
Contrariamente agli altri citrus, piante prettamente
subtropicali, il lime viene coltivato in zone a clima tropicale.
Ecco perché è l’unico citrus assente nella zona Mediterranea
(tranne in Egitto). La sua origine è Malaysiana e indiana; da qui
veniva esportato in grandi quantità verso l’Inghilterra, essendo
l’unico rimedio conosciuto per la prevenzione dello scorbuto. Oggi
il lime è coltivato soprattutto nel Sudest asiatico, in Messico,
nell’America Latina e nei Caraibi. Il lime spesso viene confuso con
il limone o talvolta valutato come la versione in inglese del
vocabolo limone. Nonostante appartenga alla stessa famiglia il lime
non è lo stesso agrume. Contiene infatti una maggiore quantità di
acido citrico.
Tra le varietà di lime esiste la "Mexicana" (Lime messicano), molto
dolce, la "Neapolitanum" e la citrus lime, una delle tipologie più
robuste. La Citrus latifolia è una varietà di lime dai
frutti ovali, più grandi e molto saporiti. Al momento è l’unica
varietà coltivata dagli USA, e viene coltivata in California. La
specie originale è comunque la Citrus limettioides che si coltiva
in India, Palestina ed Egitto. Il suo frutto è abbastanza succoso
ma il gusto è spiazzante, in quanto troppo poco agro. L’acidità di
questo lime spesso non tocca neanche lo 0,1%.
Il
lime viene coltivato soprattutto per l’olio che se ne ricava dalla
sua buccia. Profumo e sapore sono infatti molto simili a quello del
limone e lo rendono molto appetibile per l’industria dei detergenti
e dei profumi. Tuttavia l’utilizzo più frequente è riservato
all’alimentare, e precisamente alla fabbricazione di bibite
analcoliche. Viene consumato quasi mai come frutto fresco, ma in
cucina diventa un perfetto rimpiazzo del limone. Il succo viene
unito soprattutto alle macedonie di frutta ed ai frutti di mare e
molto spesso in combinazione con il curry. In Inghilterra e nelle
Americhe è utilizzato per la preparazione di diversi cocktail
"pestati”, come la Caipirinha e il Moijto. A volte è tagliato a
spicchi (come si usa da noi con il limone), altre viene spremuto,
per rimuovere il sapore aspro della buccia.
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