I primi a far uso del tè sono stati i cinesi, addirittura
una loro leggenda fa risalire l’uso della bevanda, addirittura all’anno
2737 a.C. all’imperatore Chen Nung.
Inoltre sembra che le foglie del tè prima di essere
usate per la bevanda siano state usate per impacchi per curare varie
forme di dolori.
Esistono diverse qualità di tè, ma la vera differenza
è fra tè nero e tè verde; il primo, più usato in occidente, viene prima
essiccato all’aria e poi fermentato e torrefatto; il secondo, rimane
della colorazione verde delle foglie, perché subisce un rapido riscaldamento,
che ne impedisce l’imbrunimento e in passato si pensava che fossero
addirittura due varietà diverse di piante. La descrizione della pianta
ci perviene anche dal botanico Linneo, (XVIII sec.) che nel suo testo
di botanica ne dà la denominazione di thea sinensis ovvero tè cinese.
In tè è coltivato nelle zone comprese nella cintura dell’Equatore, comunque
la pianta resiste a forti oscillazioni di temperatura. Indispensabile
per la coltivazione è l’acqua che serve abbondante, quindi il clima
ideale è quello caldo-umido, e i più pregiati tè cinesi provengono dalle
montagne come quella di Wingi e Huangshan.
In Europa fu importato nel 1600 circa, prima dai
portoghesi, poi dagli olandesi ed infine dagli inglesi, che ne fecero
la loro bevanda nazionale.
La raccolta avviene solitamente dopo il terzo anno
di età della pianta e poi si continua la raccolta ogni anno. Una pianta
vive in media 30 o 40 anni, ma alcune possono durare fino ai 100 anni
di età.
La stagione di raccolta varia a seconda l’altezza
della piantagione. In passato la raccolta si effettuava manualmente
ed anche il processo dell’essiccazione veniva eseguito manualmente,
si arrotolavano le foglie a mano ed anche per questo il costo del tè
era molto elevato. Oggi la raccolta e la lavorazione è meccanizzata
, per il tè nero si effettua prima il processo di disidratazione delle
foglie, seccate con corrente d’aria e dopo si passa alla piegatura delle
foglie in modo da favorire il processo ossidazione in modo omogeneo.
Successivamente si passa al processo di fermentazione, poi a quello
di torrefazione e di setacciatura.
Ci sono diversi modi per preparare il tè, ma l’aggiunta
di limone è solo moderna e tutta europea. Esiste anche una lavorazione
particolare per il tè deteinato, ora di largo uso, specialmente per
i bambini.
I maggiori produttori di tè sono: L’India, la Cina,
lo Srì Lanca, Kenia, Indonesia, Turchia e Giappone.
Si ricorda che esistono locali specializzate nella
vendita del tè, dato che se ne possono individuare 250 qualità, provenienti
da tutti i paesi produttori.
Ancora più frequenti sono i locali destinati al consumo,
le sale da tè, universalmente conosciute come tea room.