Uovo
Un uovo pesa di media circa 60
grammi ed è costituito da proteine 12%, sali minerali 11,5% , grassi 11% e acqua
65,5%; tale elemento culinario è ricchissimo di moltissime sostanze nutritive
tra le quali spiccano le proteine.
Proprio quello di gallina è uno
dei più ricchi dal punto di vista energetico grazie alla presenza in esso di
importantissimi amminoacidi, utili strumenti di crescita, soprattutto per i più
piccoli che sono in fase di sviluppo.
Il gustare un freschissimo uovo, o
alla coque, o al tegamino o anche sodo, ci può far solo che bene poiché la sua
assimilazione ci consente di assorbire
essenziali minerali e vitamine; importanti elementi di sviluppo e crescita per
l’organismo sono, indiscutibilmente, la riboflavina, la vitamina A, l’ acido
folico, la vitamina B12, la colina, la vitamina B6, il fosforo, il potassio, il
ferro e il calcio.
Un altro lato positivo non
trascurabile delle uova è quello di essere un cibo ad altissimo contenuto
energetico e nutrizionale costando molto meno rispetto ad altri elementi
culinari poveri per quanto riguarda l’apporto calorico.
Nell’uovo la zona energetica più
riccamente provvista è il tuorlo, grazie alla presenza di vitamine di tipologia
E, D ed A.
La vitamina D è prodotta in modo
naturale dall’uovo il quale è uno dei pochi elementi che la genera genuinamente;
può essere ricavata, oltre ad esso, anche dagli esseri umani durante la
loro esposizione alla luce del sole.
La distribuzione delle calorie
all’interno dell’uovo è così ripartita: circa 15 calorie (60 chilojoule)
nell’albume e 60 calorie (250 chilojoule) nel tuorlo.
Quest’ultima zona contiene una
grande quantità di colesterolo (circa i 2/3 in più dei 300 milligrammi
giornalieri consigliati) che però in maniera molto esigua viene assimilata
dall’organismo umano; il tuorlo contiene anche un’alta percentuale di grasso
mischiata a sostanze altamente nutritive.
L’uovo racchiude in se sia la
lecitina (che elimina il colesterolo) e la colina molto utile alle donne che si
trovano in stato interessante perché coadiuva il progredire del cervello del
feto.
L’albume è formato da proteine per
il 10% e da acqua per il 90% e si trova nella parte più esterna dell’uovo mentre
il tuorlo è posizionato nel settore più interno ed è composto per il 30% da
grassi ed emulsionanti, per il 50% da acqua e per il 17% da proteine.
Di seguito è riportata una tabella
di produzione mondiale espressa in tonnellate:
Anno di Produzione |
1964 |
1969 |
1974 |
1979 |
1984 |
1989 |
1994 |
1999 |
2004 |
Uova di gallina |
15,6 |
18,6 |
21,6 |
25,4 |
29,3 |
34,2 |
41,1 |
49,9 |
58,0 |
Uova di altri volatili |
754 |
886 |
964 |
1146 |
1520 |
2098 |
3651 |
3910 |
4915 |
Principali produttori di uova (per 1.000 t - anno
di riferimento 2008)
Cina 26.734
Indonesia 1.485
Spagna 707
Stati Uniti d'America 5.339
Francia 879
Italia 700
India 2.740
Thailandia 872
Paesi Bassi 627
Giappone 2.554
Ucraina 868
Filippine 622
Messico 2.337
Turchia 824
Regno Unito 614
Russia 2.135
Germania 787
Corea del Sud 594
Brasile 1.904
Iran 711
MONDO 65.586
Negli ultimi anni (precisamente
nel 2004) su ogni uovo “prodotto” da ogni singola gallina dell’Unione Europea
viene apposto uno specifico codice atto a determinarne il settore e il tipo di
allevamento come un pacco postale a cui è stato “impresso” l’indirizzo di
provenienza.
Le cifre che compongono tale
numero seriale sono le seguenti:
Tipo di allevamento
0: biologico – vengono impiegate
galline rustiche che giungono da allevamenti biologici che amano muoversi
all’aperto e a terra(densità inferiore a 6 galline per metri quadrati).
Cereali e mais compongono il
mangime biologico severamente controllato.
1: all'aperto - simile
all'allevamento a terra che presenta però anche spazi aperti molto estesi;
2: a terra – in ampi capannoni
vengono allevate le galline sfruttando
una densità inferiore a 7 animali per metri quadrati e la luce artificiale del
luogo;
3: in gabbia - gabbie di ferro,
illuminate da luce artificiale, con
una superficie di 550 centimetri quadrati e alte 40 centimetri ospitano le
galline;
Il paese da dove provengono le
uova viene indicato sotto forma di sigla; ad esempio per l’Italia è riportata la
scritta IT.
Con tre cifre viene invece
indicato il codice ISTAT che mostra l’ubicazione dell’allevamento.
Codice che esprime la provincia
dove si trova l’allevamento.
Sigla che indica il codice
dell'allevamento.
A seconda dei vari paesi la sigla
della provincia e il codice del comune possono essere sintetizzati con diverse
rappresentazioni come un numero o una sigla.
I seguenti dati devono essere
presenti sull’imballaggio:
nome, indirizzo e codice del
produttore, numero di uova e/o il peso, giorno o periodo di deposizione, tipo di
allevamento con le informazioni:
"uova da agricoltura biologica"
"uova da allevamento a terra"
"uova da allevamento all'aperto"
"uova da allevamento in gabbie"
In moltissimi paesi (tra cui
Italia e Francia) un gran numero di produzioni di uova proviene da galline
allevate in gabbia; però non tutti gli stati condividono l’utilizzo di gabbie e
infatti nel 1992 la nazione elvetica ne ha vietato l’uso.
Tale decisione fu approvata dalle
maggiori organizzazioni a favore dell’ambiente ma ciò non poteva evitare che
partite di uova provenienti da galline in gabbia giungessero in diversi stati,
molti non in sintonia con tale modalità di allevamento.
Non tutte le uova sono in possesso
delle specifiche atte a decretarne l’idoneità per essere immesse sul mercato per
il consumo; quindi non devono essere contraddistinte da nessun tipo di codice o
numeri ma bensì da etichette di colore rosso o da una semplice fascetta.
Due categorie vengono utilizzate
per racchiudere le uova:
Categoria A
Uova mondate che presentano il
guscio intero provviste di camera d'aria (uovo) con un’altezza non superiore ai
6 millimetri.
Questa tipologia di uova è
utilizzata essenzialmente all’interno del commercio al dettaglio;
nella categoria A sono comprese anche le
uova extra; in queste ultime la camera d'aria ha un'altezza non superiore ai 4
millimetri.
Il tempo che intercorre tra la
loro immissione sul mercato e la loro deposizione deve essere non superiore ai
nove giorni.
Inoltre deve essere riportata tale
data di deposizione delle uova; tali uova appartenenti a questa categoria non
devono essere lavate.
Categoria B
Tutte le uova non facenti parte
della classe “A” vengono considerate di tipologia “B”; esse sono impiegate nel
circuito delle industrie alimentari di trasformazione come i produttori di
maionese, prodotti dolciari e pastifici.
Nella storia l’uovo ha sempre
ricoperto un ruolo principale basti pensare al popolo egiziano che già era
dedito all’allevamento di polli e che aveva escogitato una tecnica di
incubazione per le uova.
A fornire testimonianza di ciò ci
sono gli scritti dello storico ellenico Diodoro Siculo durante la descrizione
del suo viaggio a Varrone e in Egitto (116-24 a.C.); il tutto è riportato nel
“Rerum rusticarum libri”.
L’uovo di struzzo invece era molto
rinomato tra il popolo dei Cartaginesi secondo gli scritti di Massimo Montanari
nella sua “Storia dell'alimentazione”.
L’uovo di gallina invece era molto
diffuso tra i greci a tal punto che Galeno, medico ellenico, asseriva che
all’interno di una dieta relativa ad una donna, tale alimento non poteva
mancare.
In cucina l’uovo era per i romani
un ottimo cibo da abbinare a vino, pane ed olive in uno squisito antipasto (gustatio).
In molte ricette l’uovo viene
impiegato come ingrediente, in modo diretto o indiretto; ad esempio esso è
inserito in gelati e dolci per via delle sue proprietà coagulanti, schiumogene
ed emulsionanti.
E’ proprio l’effetto emulsionante
una delle sue maggiori caratteristiche, sprigionato dai fosfolipidi che a loro
volta generano complessi lipoproteici insieme al colesterolo.
Tale peculiarità viene accentuata
mediante l’utilizzo di zuccheri e sale e dalla diminuzione dell'acqua
extracellulare; ciò è molto utile per la realizzazione di gelati, maionese e
salse.
Le proteine sono molto presenti
nell’albume che invece presenta un valore scarso a livello energetico; questa è
una delle principali ragioni per cui viene utilizzato per preparare squisite e
fresche meringhe.
L’uovo viene utilizzato per la
realizzazione di frittate (o uovo strapazzato), uova sbattute (senza guscio),
uovo stracciato, uovo al tegamino, uova all'occhio di bue, uovo in camicia, uovo
alla benedict e uovo alla coque.
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