Correre nel verde Cucina e dintorni: alimenti, ricette, articoli e informazioni sull'enogastronomia - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


[Cucina e Dintorni] [Ricette] [Antipasti] [Primi] [Secondi] [Contorni] [Dolci] [Dessert e Frutta] [Articoli di Cucina] [Attrezzatura e Servizio] [Cucine Tipiche] [Alimenti] [Carne] [Cereali] [Pesce] [Insaccati] [Legumi] [Prodotti Caseari] [Verdure] [Frutta] [Dolci e Dessert] [Formaggi] [Bevande] [Birra] [Funghi e Tartufi] [Pizze] [Salse] [Aromi Spezie e Condimenti] [Feste e Ricorrenze a Tavola] [Manifestazioni Gastronomiche] [Guide Testi e Normativa] [Italian Recipes] [Liquori] [Vini] [Diete]

Correre nel verde

Articoli di Cucina

Attrezzatura&Servizio

Alimenti

Carne

Salumi ed Insaccati

Pesce

Prodotti Caseari

Formaggi

Verdure ed Ortaggi

Cereali

Legumi

Dolci e Dessert

Frutta

Condimenti

Salse

Bevande

Birra

Pizze

Cucine Tipiche

Feste a Tavola

Guide e letteratura

Italian Recipes

Luoghi e Sagre

 


CUCINA E DINTORNI

 

cucina italiana ed internazionale | gastronomia Origine e cenni storici | Enogastronomia | Fast Food | Kebab | Locanda | Osteria | Paninoteca | Pizzeria | Pub | Ristorante | Snack Bar


Cucina & Dintorni

 

CUCINE TIPICHE

 

Regionali:

Locali:

Nazionali:

CUCINA LAZIALE

La cucina laziale è nella realtà un grandissimo calderone gastronomico, nato soprattutto per la presenza di Roma nella regione. La città che è stata capitale dello Stato Pontificio per secoli è risultata essere un luogo privilegiato per l’arrivo di cuochi da tutto il mondo conosciuto.

Inoltre, ad arricchire la tradizione gastronomica laziale, è da sottolineare che sempre a Roma esiste una tra le più grandi e antiche comunità ebraiche d’Italia.

Proprio perché meta di pellegrini, il Lazio e Roma sono i luoghi dove è nato un genere di ristorazione particolare: ci riferiamo alla trattoria. Le  trattorie sono dei locali dove è possibile gustare piatti “fatti in casa”, pagando meno che nei normali ristoranti.

Passando alla cucina vera e propria, notiamo come nel Lazio non esista una vera tradizione sugli antipasti, qualcosa la si nota nel sud della regione, dove, grazie all’influenza campana, le mozzarelle e i latticini sono un antipasto tipico ed apprezzato.

Passando ai primi piatti, abbandoniamo la querelle su i bucatini alla amatriciana. È un ottimo primo del quale si dividono la paternità Lazio e Abruzzo. Infatti, Amatrice, città che ha dato i natali a questa pietanza, prima di essere provincia di Rieti, in tempi passati faceva parte della provincia de L’Aquila.

Parlando di primi, il nome che viene immediatamente alla  memoria sono gli spaghetti alla carbonara. Si tratta di un piatto molto semplice mangiato da coloro che andavano nei boschi per trasformare la legna in carbone. Sono spaghetti in bianco conditi con della pancetta rosolata in padella e dell’uovo a crudo che si “cuoce“ con il calore della pasta bollente.

Ricordiamo poi, sempre tra i primi, i bucatini cacio e pepe e gli gnocchi alla romana, due piatti tipici della gastronomia delle borgate romane.

Discorso a parte meritano i rigatoni alla pajata. La pajata infatti è un sugo composto da pomodoro e budella di vitellino, quest’ultimo deve essere rigorosamente da latte, ovvero che non abbai ancora toccato l’erba.

Tra i secondi piatti, largo alla carne, e più precisamente da quella ovina. Numerosi sono i piatti che hanno al centro la carne di “abbacchio”. L’abbacchio, nella tradizione laziale, è un piccolo vitello da latte.

Dunque, tra le pietanze da ricordare, citiamo l’abbacchio alla cacciatora, da cuocere al forno e le bracioline d’abbacchio, da fare alla brace. Non possiamo dimenticare la coratella d’abbacchio, un gustoso piatto composto dalle interiora dell’animale, utilizzabile sia come antipasto che come secondo.

Anche la carne di vitello ha il suo posto nella gastronomia laziale, sono infatti tipici i saltimbocca alla romana. Si tratta di degli involtini arricchiti da prosciutto e salvia.

Da affiancare a questi piatti ricordiamo un piatto tipico della tradizione ebraica come i carciofi alla giudia.

Tra le specialità di alcuni territori del Lazio ci piace ricordare l’olio di oliva della Sabina e il vino della zona dei Castelli Romani.

Infine ci preme ricordare un ultimo piatto tradizionale: si tratta delle lumache. Infatti è consuetudine che nel Lazio, precisamente la sera del 23 giugno, ci si ritrovi tutti insieme, tra gli abitanti di uno stesso quartiere, a mangiare le lumache.

Questi molluschi vengono catturati dopo i temporali primaverili e messi a far spurgare con della mentuccia. Al momento della cena, le lumache vengono prima lessate e poi cotte in un tegame assieme ad un sugo di pomodoro.