CUCINA TRENTINA
Trento è una città racchiusa tra alti picchi di
montagna e da questo paesaggio terribile e affascinante ha tirato
fuori una tradizione culinaria che unisce varie influenze
provenienti dalle valli e dai monti che ha intorno.
La storia del territorio ha inoltre conosciuto varie
dominazioni, infatti sono passati vicino a queste terre i galli
nomadi, i romani, franchi e longobardi, sacro romano impero, impero
asburgico ed infine è entrato a far parte del territorio italiano. È
questa enorme commistione tra cultura romana e germanica che rende
Trento una città dai sapori forti, padrona di una cucina che unisce
i sapori austriaci con quelli tipicamente italici.
Se diamo un’occhiata ai vari piatti tipici del
territorio ci rendiamo conto chiaramente di quello che si voleva
spiegare in precedenza. Ad esempio prendiamo i primi: passiamo da un
piatto di chiara tradizione italica come il pasticcio di maccheroni,
che sono dei maccheroni avvolti nella pasta frolla e conditi con un
sugo di pomodoro e piccione, ai ciaronciè, ovvero dei ravioli
preparati con la farina di segale mista alle patate e con il ripieno
di verdura, il tutto viene condito con burro e ricotta affumicata.
Tra queste due pietanze possiamo inserire la polenta condita con
sugo di pomodoro, salsicce e lardo.
Restando ancora sui primi è il caso di ricordare
anche gli strangolapreti, che altro non sono che gnocchetti verdi.
Tra i secondi è da ricordare la carne con piatti come
il gulasch, ovvero uno stufato condito con i crauti, oppure il pollo
alle noci, e come pesce l’anguilla “alla trentina” ovvero condita
con la cannella.
Nella zona di Trento, anche nei tempi antichi, una
cosa che raramente mancava sia sulla tavola dei ricchi che quella
dei più poveri era la carne di cacciagione. La differenza tra le due
tavole era della varietà di animali, mentre i nobili potevano
permettersi si avere caprioli lepri e cervi, i contadini o facevano
bracconaggio oppure dovevano accontentarsi di piccoli volatili. Nei
grandi pascoli di montagna non mancavano neanche gli animali da
allevamento. Una maniera particolare che avevano i trentini per
conservare la carne macellata è quella della salamoia. Si tratta di
un composto fatto con vino bianco aromatizzato con sale, pepe,
aglio, rosmarino, ginepro ed infine alloro.
Anche oggi la si prepara così, ed il suo contorno
tipico sarebbe quello fatto da fagioli lessi.
Passando ai dolci non è possibile non citare il
classico strudel.
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