Correre nel verde Cucina e dintorni: alimenti, ricette, articoli e informazioni sull'enogastronomia - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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CUCINA VENEZIANA

Venezia è una città che ha costruito le sue fortune, nel corso della storia, occupando il ruolo di crocevia di varie culture e paesi. La sua posizione, così vicina sia alla penisola balcanica che a quella italiana, ha reso la città lagunare un vero mosaico anche dal punto di vista culinario.

Nella cucina tipica veneziana si incrociano i sapori orientali che arrivavano dai vari mercanti, ai pesci dell’adriatico che venivano utilizzati in tempi antichi i primi abitanti della città.

La cucina povera, utilizzata dai pescatori dei primi isolotti che crearono il nucleo di Venezia, si è, con il passare dei secoli, arricchita di sapori esotici fino a farla diventare una particolarità raffinata.

Partiamo con ordine: dalla coltivazione dei tipici cereali di epoca romana, come frumento, segale e orzo con il passare dei secoli hanno trovato terreno fertile nei pressi della laguna anche prodotti esotici come mais, riso e patate.

Proprio il riso, un prodotto di origine araba, è presto divenuto un piatto tradizionale di Venezia. Al punto che durante il periodo della repubblica marinara, il giorno di San Marco, patrono di Venezia, il Doge era obbligato dal cerimoniale a consumare un piatto di riso e bisi. Si tratta di un risotto condito con un brodo composto da pancetta e piselli.

Facendo un veloce excursus tra i primi tipici di Venezia un posto d’onore lo occupa sicuramente un primo proveniente dall’antica tradizione contadina romana, ci riferiamo al pasta e fasioi, pasta e fagioli. Sempre tra i primi veneziani non possiamo non citare i bigoli, una pasta fatta in casa con un impasto durissimo. Addirittura la tradizione vorrebbe i bigoli come una preparazione esclusiva degli uomini proprio a causa della durezza dell’impasto.

Per terminare con i primi ricordiamo anche il cosiddetto risotto de gò. Anche in questo caso abbiamo il riso ma questa volta viene condito con il gò. Si tratta del ghiozzo, un pesce facilmente reperibile nella laguna. Sempre dalla commistione tra primi e mare citiamo inoltre la polenta e schie. È un piatto composto da piccoli gamberi di laguna fritti che fanno da condimento alla polenta.

Sempre proveniente dalla dominazione romana troviamo un secondo, il fegato alla veneziana. La tradizione classica romana portava questa carne ad essere preparato con i fichi, per addolcire il sapore forte del fegato, le varie influenze estere che sono arrivate a Venezia hanno portato il fegato ad essere cucinato con la cipolla.

Altro animale da laguna  è sicuramente l’anatra. Si tratta di un animale molto presente sulle tavole dei veneziani, che si divertono a prepararlo nelle maniere più diverse.

Restando sempre agli animali presenti nella laguna non possiamo non citare i pesci. Anche i piatti a base di fauna ittica sono molto graditi ai palati veneziani, anche se tra i piatti più famosi troviamo il Baccalà mantecato. Si tratta di un pesce tipico dei mari del nord Europa, giunto a Venezia insieme ai molti mercanti che popolavano la capitale della repubblica marinara.

Un antichissimo piatto, proveniente da Murano, l’isola del vetro, è il bisato sull’ara. Si tratta di un piatto che i maestri vetrai preparavano utilizzando le fornaci del vetro, una volta che il lavoro era terminato. Il bisato è, in veneziano, il termine con cui si indicano le anguille.

In piena controriforma, ossia dopo il concilio di Trento, quando alcuni precetti sugli alimenti, soprattutto la carne, divennero più severi, ci fu un pesce “povero” che fece fortuna nelle terre di Venezia. Si tratta del merluzzo essiccato. Facile da reperire e da mantenere divenne, per le fasce più povere della popolazione, una buona opportunità di nutrimento. Sulla base del merluzzo vennero create numerose ricette.

Abbiamo prima parlato dei prodotti coltivati nell’entroterra veneziano, questi prodotti non vengono utilizzati solamente come contorni, ma anche come piatti da portata. Pensiamo ad esempio ai fasioi in salsa, o alle patate alla veneziana.