Pescara
Il comune ha cominciato a svilupparsi nel 1806,
a nord del fiume omonimo, nella stretta fascia di terra che si perde
tra le colline e il mare, insieme ad un altro comune Castellammare Adriatico,
il fulcro del quale allora era il santuario della Madonna dei Sette
Dolori, che con l'arrivo della ferrovia e la costruzione della Stazione
nel 1863, aveva richiamato un numero crescente di fedeli.
La fusione dei due comuni avvenne nel 1926, patrocinante
Gabriele D'Annunzio, con la nomina a capoluogo di una piccola provincia
ricavata da quelle di Chieti e Teramo, a cavallo del fiume. Era l’incontro
di due luoghi storici e assai diversi: commerciale, artigianale e popolare
Pescara; borghese, signorile e turistico Castellammare Adriatico, famoso
soprattutto per l’ingente presenza di ville ricchissime.
I nuovi edifici del capoluogo, oggi si realizzano
il più possibile lungo l'Adriatica, e corso Vittorio Emanuele, continua
ad essere la principale arteria cittadina, che unisce i due nuclei attraverso
un ponte, edificato nel 1934.
La realizzazione della zona industriale tra Pescara
e Chieti, i collegamenti autostradali e l'asse attrezzato, sono il frutto
dello sviluppo postbellico che ha permesso a tutta la zona di rinascere
anche culturalmente. Ne sono testimonianza le nuove facoltà introdotte
all'Università D'Annunzio, le nuove sedi di uffici regionali e statali,
la nuova Stazione centrale delle Ferrovie dello Stato, ed il porto turistico.
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