Mileto
Non si hanno origini certe sulla nascita di Mileto,
anche se numerosi storici fanno risalire la fondazione della città ai
Milesi della Jonia dopo che la loro città era stata distrutta da Dario,
intorno al 350 a.C. Secondo altri studiosi l’origine di Mileto sarebbe
molto più recente e risalirebbe al X secolo, quando alcuni gruppi di
Bizantini provenienti dall’Asia vi si insediarono.
Incerta è anche la questione dell’origine del nome,
che potrebbe risalire, secondo qualche studioso, al termine latino
maletum. Per cui esso potrebbe derivare dalla presenza nella
zona di una piantagione di meli; il nome si sarebbe poi corrotto in
Maletum, poi Malita, indi Melitum, ed infine in
Miletum. Fortunatamente ci sono comunque dei resti importanti
di questa città che ne testimoniano la lunga e duratura storia, come
l’interpretazione di un brano di una lettera di Cicerone ad Attico (III,
2 e III, 4), dalla quale emerge che presso Melitae si trovava
un oppidulum in cui era situata la villa di Vibio Sicca presso
la quale egli trovò ospitalità durante il suo viaggio a Vibo nel 58
a.C.
Inoltre, nel 1939, in una località nelle immediate
vicinanze di Mileto, chiamata Villa o Cultura del Vescovo, vennero alla
luce i resti di una villa di campagna con la presenza di alcuni ricchi
mosaici pavimentali in opus tessellatum e opus sectile
risalenti forse al I secolo dell’età imperiale, testimonianza dello
sfruttamento dell’area intorno al municipium di Vibo Valentia.
L’esistenza della città è accertata nel IX secolo
e nell’XI una testimonianza importante vede Mileto come sede scelta
da Ruggero come sede della futura provincia Melitana. Mileto
è pure ricordata nel Bios di San Saba e in quello di Sant’Elia
lo Speleota. Inoltre, la presenza bizantina a Mileto è documentata dal
ritrovamento di alcune monete, nonché da un’iscrizione su un fusto di
colonna della chiesa della Cattolica, oggi conservata nel Museo
Statale della cittadina; chiesa che sorgeva in uno dei cinque quartieri,
come ricorda l’Occhiato, in cui era divisa Mileto al tempo del tragico
terremoto del 1783.
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