Santa Giustina
Santa Giustina è un importante
centro della provincia di Belluno e fa parte della Comunità Montana Feltrina.
La cittadina è ubicata nel bel mezzo della Val Belluna,
equidistante dalle città di Belluno e Feltre (una quindicina di chilometri). Il
territorio è lambito a sud dal fiume Piave (destra orografica del medesimo), a
quota 280 metri sul livello del mare, e da qui ascende verso nord attraverso un
ameno e variegato paesaggio di campagne pianeggianti e colline fino alle pendici
delle vette predolomitiche fra cui spiccano il Monte Pizzocco (2186 m.), il
Monte Tre Pietre (1965 m.) e il Monte Palmàr (1484 m.).
A occidente il confine è segnato dal torrente Salmenega, mentre a oriente è in
parte delimitato dal torrente Veses, proveniente dalla Val Scura per poi
confluire nel Piave bagnando il capoluogo, e dal torrente Cordevole, che nello
storico fiume si immette un pò più a monte dopo aver fatto da collettore
all’intera vallata agordina.
Per quanto riguarda le notizie storiche, iscrizioni romane furono
rivenute a Callibago, mentre a Formegan sono affiorate delle tombe, forse
anteriori all’era volgare. L’insediamento stabile va fissato, però, a un’epoca
posteriore a quella romana. Nel XII secolo esisteva a Formegan la "Pieve di
Santa Maria di Formicano", ricordata in una bolla di Papa Lucio III del 1184. Il
sorgere di questa Pieve, centro, allora, di vita religiosa e amministrativa, può
essere ragionevolmente collocato nell’VIII secolo.
Fra il 1200 e il 1300 la Pieve passò da Formegan a Ignan, la cui chiesa era
dedicata alla martire padovana Santa Giustina.
I nuclei più popolosi furono Ignan e Salzan: il primo perchè sede
della Pieve, il secondo perchè situato sulla strada che congiungeva Feltre con
Belluno, strada che passava lungo le sponde del Piave dove, nel ‘300 e nel ‘400,
era importante centro di transito la "Villa di Grighero". Qui vi era il
traghetto per passare a Mello (Mel), qui si fermavano le zattere dirette a
Venezia, qui sostava il passeggero che voleva raggiungere Belluno, prima del
guado del Cordevole. Che questa "Villa" avesse notevole importanza è
testimoniato dal fatto che nel 1393 nella chiesetta di San Lorenzo, tutt’ora
esistente, si riunirono i due Capitoli di Feltre e di Belluno per eleggere, dopo
un’aspra vertenza, il Vescovo Alberto da San Giorgio. Le vicende successive si
confondono con quelle dei territori più vicini di Feltre e Belluno. Con la
riforma amministrativa operata da Napoleone, Santa Giustina venne elevata a
Comune.
Santa Giustina vanta un interessante patrimonio artistico da
visitare: la Chiesa Arcipretale, le chiesette delle frazioni di Formegan,
Dussano, Meano, Ignan e Sartena oltre alle ville sparse sul territorio: le Ville
Biasuzzi e Cassol a Formegan, la Villa Avogadro a Bivai, la Villa Zugni a
Salmenega, la Villa Bonsembiante a Colvago (vi soggiornò Carlo Goldoni), le
Ville Maresio e Vieceli a Meano, la Villa Norcen a Dussano e la Villa Villabruna
a Cassol.
A Santa Giustina è possibile visitare, oltre ad importanti
opifici quali la cartiera e vari insediamenti artigianali, la Centrale
Idroelettrica del Nuovo Altanon.
Fonte: comunicato stampa ricevuto in occasione della Dolomiti Park Road 2006
ed emesso dal comitato organizzatore
|