TIGLIETO
Il nome del comune, situato nella provincia di Genova,
come è facilmente intuibile, trae origine dai numerosi tigli presenti
che, soprattutto un tempo, si trovavano in parte presso la piana della
Badia. Tracce della presenza del paese si trovano già ai tempi dei romani,
quando la zona era definita Civitacula. Tiglieto divenne comune autonomo
nel 1779 e la sede era a Badia, tra le mura del vecchio monastero, dove
vi rimase fino ai primi anni del XX secolo, quando nuove esigenze portarono
al trasferimento del Municipio, attorno all'incrocio della strada di
Acquabianca con la strada proveniente da Urbe e che proseguiva fino
a Rossiglione, per la precisione in località Casavecchia.
A Tiglieto non esiste un centro storico vero e proprio,
o meglio il nucleo centrale un tempo era la Badia, ma oggigiorno il
"centro" non è molto difforme dalle altre località che compongono il
Comune. Attraverso Tiglieto, passarono un tempo molti commerci tra l'Alessandrino
ed il mare.
Il duca di Mantova Guglielmi, allora padrone del Monferrato,
pensò di impadronirsene per poter imporre un dazio a tutte le merci
transitanti. Con qualche pretesto, nella notte del 12 luglio 1583 fece
occupare il paese dai propri soldati, i quali si introdussero nel Monastero,
sfondando le porte di accesso ed installandovisi, incuranti della scomunica
inflittagli dall'allora abate Bianchetti. I circa cento soldati del
duca si barricarono allora nel monastero, ma dopo tre giorni di assedio
e dopo l'intervento dell'artiglieria, si arresero.
Questo conflitto inasprì i rapporti tra il Duca e
la repubblica di Genova, e le tensioni andarono avanti per anni sino
al 1609. Gli abitanti di Tiglieto, godettero di molta libertà da parte
dei loro signori patrizi genovesi, per cui li ritroviamo a combattere
sotto le insegne della Repubblica di Genova in varie guerre, nel 1672
e specialmente negli anni 1746 e 1748.