SPOLETO
Spoleto è uno tra i borghi medioevali dell’Umbria meglio conservati dal
punto di vista architettonico. Nonostante sia rimasta evidente la
traccia dell’antica dominazione romana, basti pensare, ad esempio, al
teatro romano e all’arco di Druso, risalenti entrambi al I secolo d.C.,
la città appare alla vista del turista come la classica cittadella
medioevale che sovrastava la valle.
A conferma di ciò possiamo dire che il periodo storico migliore
nell’esistenza di questa città risale a proprio al medioevo, quando
Spoleto fu prima un ricco ducato longobardo e poi un centro fiorente
nello Stato della Chiesa.
Molti sono i luoghi da visitare: oltre agli edifici di epoca romana
sopracitati, ricordiamo l’antico Ponte delle torri, utilizzato sia come
postazione difensiva in tempo di guerra che come approvvigionatore di
acqua in tempo di pace.
Per non parlare della trecentesca rocca Albornoz, un edificio che
sovrasta la città voluto da un cardinale spagnolo, Albornoz appunto, che
viveva in città.
Particolare a Spoleto è la posizione del Duomo. Nei centri medioevali si
trova generalmente al centro della città. Qui,
invece, il duomo si trova nei pressi delle mura, quasi a formare un
enorme balcone per ammirare la valle sottostante.
Una
costruzione moderna, ma di indubbio fascino presente a Spoleto è senza
dubbio il
Teodelapio di Alexander Calder. Posto nei pressi della stazione
ferroviaria l’edificio fu donato negli anni ’60 del 900 dall’artista
americano alla città umbra.
In città
esistono anche musei e luoghi di cultura degni di nota, come ad esempio
il Museo Archeologico Nazionale, sito all’interno della struttura di
Sant’Agata. Il pezzo più pregiato conservato in questo luogo è senza
dubbio la “Lex Spoletina”. Si tratta di delle tavole della legge
costituite in difesa del bosco di Monteluco.
La
pinacoteca comunale è invece ricca di opere quattrocentesche, oltre alla
seicentesca
Maddalena della bottega del Guercino.
Nei
pressi della città troviamo il già citato bosco di Monteluco. Si tratta
di un luogo che per secoli ha avuto un fascino che può ben essere
definito soprannaturale. Infatti fin da epoca romana questo luogo venne
indicato come bosco sacro (lucus in latino significa proprio questo),
divenendo poi, in epoca cristiana un luogo molto amato da eremiti che si
ritiravano in preghiera. Anche San Francesco rimase affascinato da
questa località, tanto da fondarvi un convento.
Sempre
nelle vicinanze di Spoleto troviamo la basilica paleocristiana di San
Salvatore, risalente al IV secolo d.C.
Questo
edificio, assieme al Tempietto del Clitunno Campello, fanno parte dei
complessi appartenenti al gruppo “Italia Langobardorum”, una serie di
costruzioni, sparsi in tutta Italia, che ricordano la dominazione
longobarda in Italia. Il gruppo di “Italia Langobardorum” ha chiesto il
riconoscimento di patrimonio dell’Umanità
dall’UNESCO nel 2008.
Tra le
manifestazioni ospitate dalla città umbra occupa un posto di tutto
rispetto il famoso Festival dei due Mondi, una rassegna internazionale
di arte e danza.
Per gli
appassionati di passeggiate ed escursioni il territorio di Spoleto è
ricco di spunti ed itinerari.
Di
rilevanza storica c’è il percorso che segue il vecchio tracciato della
linea ferroviaria Spoleto Norcia dei primi del ‘900.
Con il
fascino religioso esiste invece il sentiero che porta ad Assisi. Questa
strada ripercorre quella che fece San Francesco per giungere a Monteluco.
Ricordiamo inoltre che ad unire Spoleto ad Assisi esiste anche una pista
ciclabile.
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