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Correre nel verde

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PERUGIA

I primi insediamenti siti nell’attuale territorio di Perugia risalgono al IX secolo a.C. . tra le colline che formano l’attuale Perugia venne fondata una importante città etrusca, ne sono testimonianza le mura e i resti risalenti al periodo etrusco.

Caduta sotto il controllo dei romani, la città è sede di numerose lotte e devastazioni durante il periodo della guerra civile.

Fu con l’imperatore Ottaviano che Perugia scopre una nuova dimensione. L’imperatore infatti rimodellerà la città chiamandola “Augusta Perusia”.

Dopo le invasioni barbariche, successive alla caduta dell’impero romano, è necessaria attendere l’età dei comuni per poter assistere ad un nuovo periodo di crescita per la città umbra: le mura infatti incitarono la popolazione delle colline circostanti a recarsi in città  alla ricerca rifugio nel territorio fortificato.

Siamo intorno al XIV secolo, e in questo periodo ci fu, a causa delle molte persone che arrivavano e della posizione strategica della città, che si assiste dunque ad un nuovo cambiamento nella morfologia di Perugia. La città cresce, preparandosi ad ospitare edifici grandiosi come il Palazzo dei Priori. Inoltre nel 1308 sorge in città il primo nucleo dell’università.

Sempre in questo periodo, Perugia assume la caratteristica forma a stella a cinque punte, che rappresentano i cinque rioni in cui venne suddivisa la città, suddivisione che viene mantenuta ancora oggi.

In realtà i cinque rioni perugini trovano le loro reali origini nell’epoca etrusca. Infatti ad ogni rione corrisponde una antica porta della città. I passaggi della vecchia città fortificata sono: Porta Sole, Porta Sant’Angelo, Porta Santa Susanna, porta Eburnea, Porta San Pietro. A causa della crescita della popolazione, nel XIV secolo la città si allargò in corrispondenza di ogni porta, causando così l’attuale forma a pentacolo del capoluogo.

In età comunale i vari rioni erano organizzati come piccole comunità a sé stanti, basti pensare che ad ogni zona corrispondeva un ordine religioso: a porta Sole si trovavano i Carmelitani, su Porta Sant’Angelo si impegnavano gli Agostiniani, su Porta Santa Susanna invece era assidua la presenza dei Francescani. A Porta Eburnea e Porta San Pietro si inserirono rispettivamente i Servi di Maria e i Domenicani.

L’indipendenza della città decadde definitivamente nel 1425, quando avviene l’annessione allo Stato Pontificio.

I rapporti tra il regno dei Papi e la città umbra furono spesso controversi, l’apice lo si ebbe con la rivolta del 1859. La popolazione in rivolta distruggono parzialmente la Rocca paolina, sede dei carceri. La restaurazione del potere papale, nello stesso anno, porterà ad un saccheggio delle truppe papaline. L’anno successivo, tramite il plebiscito voluto dal Cavour, Perugia venne annessa al nascente Regno d’Italia

Visitando oggi la città, recandoci nel centro storico, all’interno dell’attuale piazza IV novembre, è possibile ammirare alcune costruzioni del vecchio comune Trecentesco.

Infatti possiamo visitare lì il Palazzo dei Priori, costruite tra il 1200 e il 1300, al cui interno sono conservati gli stemmi del Grifo perugino e del Leone guelfo, risalenti proprio all’epoca della costruzione dell’edificio. Da segnalare all’esterno la presenza di catene sui mensoloni: si tratta di quelle sottratte dai perugini alla città di Siena, dopo la vittoriosa battaglia di Torrita, avvenuta nel 1358.

Oggi il palazzo è sede della Galleria Nazionale dell’Umbria. Si tratta di un percorso museale in cui è  possibile trovare tutti i tesori umbri di epoca medioevale. All’interno è possibile anche visitare la Pinacoteca dove è possibile vedere tessuti e carte topografiche antiche.

Proseguendo il nostro viaggio all’interno della piazza possiamo vedere il Palazzo dei notari, dove si eseguivano le assemblee comunali nel medioevo. SI tratta di una costruzione modificata durante il dominio pontificio e restaurata poco dopo l’unità d’Italia.

Il centro dell’autorità del comune medioevale era il Palazzo dei consoli e quello dei Podestà. Entrambi furono incendiati e al loro posto, nel 1650 è stato costruito il Palazzo Arcivescovile. Nel mezzo di piazza IV novembre troviamo la Fontana Maggiore, uno tra i più bei monumenti di epoca medioevale rimasti a nostra disposizione. È una costruzione disposta su due vasche, una superiore ed una inferiore, entrambe ornate con immagini collegate alla realtà comunale dell’epoca, alle antiche leggende latine e alla Bibbia.

Nelle vicinanze della fontana è possibile ammirare il pozzo etrusco, da cui nei tempi antichi arrivavano i rifornimenti idrici alla città.

Dal Palazzo del Priori, svoltando alle spalle della piazza, è possibile visitare il Collegio della Mercanzia, un palazzo appartenente ad una delle corporazioni più potenti della città. All’interno dell’archivio del Collegio sono conservate le antiche matricole dei mercanti medioevali.

Nel dintorni di questi edifici, troviamo anche l’antico arco etrusco, su cui è possibile ancora leggere la scritta AUGUSTA PERUSIA. Sempre intorno a questo centro storico è possibile osservare ancora l’antico acquedotto duecentesco.

Ritornando a piazza IV novembre e proseguendo lungo Corso Vannucci, al termine della strada è possibile visitare la Rocca Paolina. È un edificio di epoca cinquecentesca voluto  da Papa Paolo III Farnese. A livello inferiore è stato costruito, nel 1983, un percorso di scale mobili che collega il centro storico perugino ad un parcheggio coperto e al capolinea degli autobus. Nel percorso è possibile visitare altri resti medioevali. Si tratta di due ex conventi convertiti, nell’800 ad una coppia di carceri, maschile e femminile.

Descriviamo, infine, gli stemmi dei cinque quartieri secondo la numerazione presente nella segnaletica comunale.

Partiamo quindi da Porta Sole, che ha come simbolo il sole, essendo esposta ad est. La strada principale scendeva lungo il fiume Tevere, collegandosi con la via Flaminia.

Il secondo rione è quello di Porta Sant’Angelo. Il nome è preso dall’antico tempio dell’Arcangelo Michele, l’angelo dalla spada fiammeggiante.

Il colore dello stemma è il rosso, a ricordare la spada del guerriero celeste.

Passiamo ora a porta Sant’Anna, il quartiere che ha lo stemma di colore azzurro come le acque del vicino Trasimeno. Il nome Sant’Anna deriva dalla Santa protettrice della Chiesa locale.

Porta Eburnea ha nel suo stemma, di colore verde, un elefante sopra ad una torre. Non si conosce ancora esattamente il significato di questo stemma. La porta risale all’epoca etrusca.

Porta San Pietro, che ha come stemma le famose chiavi che furono donate al Santo, è la porta da cui proveniva il grano per sfamare la città. Anche per questa ragione, lo sfondo dello stemma è giallo.


 

 

 

 
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