SERRAMONACESCA
Il comune sorge alle pendici settentrionali della
Maiella su di una collina bagnata ad est dal fiume Alento, e
la sua storia è inseparabile da quella dell’ Abbazia. L’etimologica
del nome di Serramonacesca, risale ai primi periodi di sviluppo dell’abbazia
e indica appunto la presenza dei monaci all’interno del territorio:
Serramonacesca vuol dire appunto "serra dei monaci".
Il nucleo originario del paese è costituito ad opera
dei longobardi, prendendo origine da una fara, (raggruppamenti di famiglie),
e prevedeva anche una divisone dei quartieri in contrade, tra cui Castrum
Polegrae, costituito da un fortilizio di forma circolare, sede di numerose
abitazioni. A causa di una terribile pestilenza nel 1400 l’intera popolazione
delle contrade fu costretta a trasferirsi nel centro di Serramonacesca,
che si sviluppò almeno fino ai primi decenni del nostro secolo, quasi
esclusivamente per merito dell’agricoltura. Oltre all’abbazia di cui
abbiamo già parlato, a Serramonacesca si possono visitare altri storici
importanti monumenti come l'eremo di Santo Onofrio, Castel Menardo, e le tombe Rupestri.
L'eremo di Santo Onofrio è una chiesa rupestre addossata
alla roccia dove all’interno vi è la statua del santo che, secondo un'antica
leggenda, era figlio del re di Persia; lui visse santamente in solitudine
ed in penitenza rinchiuso in una grotta, che dopo la sua canonizzazione
divenne una chiesetta. Castel Menardo, invece, di cui oggi possiamo
ammirare solo i ruderi, è una fortezza medievale fatta edificare da
Carlo magno nel confine del suo impero in Italia, sulla terminazione
di un colle raggiungibile solo a piedi, lungo un incerto sentiero. La
sua edificazione risale intorno al XII-XIV secolo.
Infine due parole sulle tombe rupestri, che comprendono
alcune tombe ad arcosolio ed una a cappellina, risalenti probabilmente
intorno al VIII - IX secolo. La piccola grotta finale del complesso
era con tutta probabilità già esistente, e oggi, davanti alla nicchia,
nella cappellina, rimane la base monca di una statua che rappresentava
San Giovanni in sembianze infantili.
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