Luoghi da visitare all'estero
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OLANDA
A SPASSO CON VAN GOGH
Affondiamo i denti in questa nostra nuova avventura,
questa volta data la singolarità dei luoghi decidiamo di vivere il nostro
viaggio a 360° lontano dalle classiche mete turistiche. Per noi è un
piacevole ritorno, è un voler ripercorrere con sguardo diverso le stesse
strade di qualche anno fa, cercando di cogliere le sfumature che allora ci
sono sfuggite. Tenteremo quindi di rendere quanto più esaustivo e piacevole
possibile in nostro resoconto, facendo un compendio tra il "nostro" nuovo e
vecchio!
Per chi ha già goduto dell’aria che si respira in questa
città, e che non si è limitato ad una visita superficiale, infarcendosi di
luoghi comuni la mente, Amsterdam, è ben altro che la " Venezia dei poveri"
come spesso viene definita, la sua vivace tranquillità, eterna dicotomia, di
questo paese, ci accompagna nell’arco dell’intera giornata, regalandoci la
consapevolezza di essere alla presenza di una città capace di non stancare e
soprattutto di non deludere le aspettative di nessuno. Riesce ad essere un
polo d’attrazione non solo per i giovani viveurs alla ricerca di quel tanto
di trasgressione che basta a rendere la propria vacanza speciale, ma anche
per artisti, pensatori e per tutti coloro che cercano un sano e distensivo
relax infarcito d’arte e cultura.
Il senso di libertà e di tolleranza che possiamo annusare
per le sue strade è davvero unico e tale ha fatto diventare la città che lo
ospita. Ad Amsterdam, si dice, si può fare davvero di tutto. Una città
capace di sposare la modernità del ventunesimo secolo con le atmosfere
classiche del seicento.
Siamo appena usciti dalla stazione centrale, collegata
perfettamente all’aeroporto, dal quale ogni 15 minuti circa, parte un treno
che lo collega alla città, c’imbattiamo in ragazzi di mezza Europa che con
estrema disinvoltura cercano i coffeshop, coppie gay che passeggiano mano
nella mano, e soprattutto ciclisti che sfrecciano a gran velocità.
Qui l’uomo e la bici vivono una speciale simbiosi, quasi
a renderli un tutt’uno, creando una nuova figura mitologica, mezzo uomo e
mezzo bici, ovunque guardiamo, non vediamo altro che gruppi di bici che
schizzano da una parte all’altra della città, ci lasciamo facilmente
coinvolgere e la adottiamo come nostro mezzo di locomozione, il giro inizia; le nostre
bici ci guidano agilmente lungo i canali e i ponti, più di 500, che
caratterizzano la città, la visione è di quelle che restano non solo nella
mente ma anche nell’anima le sue forme i suoi profumi i suoi colori si
armonizzano con il tutto, tanto da renderla quasi surreale, le vetrate
mollemente adagiate lungo le strade si specchiano narcise nelle acque dei
suoi canali quasi a volercisi tuffare, lasciandosi tranquillamente penetrare
nella loro intimità, come ad invitarti all’interno delle tipiche abitazioni
olandesi
Pedalando, pedalando, arriviamo di fronte al Nemo,
nei docklands di Oosterdok, l’edificio di Renzo Piano dedicato alla
scienza, ci colpisce la sua caratteristica forma a relitto, e l’enorme coda
di turisti nell’attesa d’entrare, l’impresa è al limite dell’impossibile, a
patto che non si possegga la pazienza del mitico Giobbe, è il nostro primo
giorno, e non abbiamo voglia di trascorrerlo in fila, inforchiamo nuovamente
i nostri "bolidi" e ci spingiamo fino al The Pijp, uno dei quartieri
cool di Amsterdam, il suo cuore multietnico, ospita il mercato all’aperto
più grande della città l’Albert Cuypmarkt, cominciamo a sbirciare qua
è la e ci rendiamo conto che qui è possibile trovare di tutto, anche
l’impensabile, la folla ci trasporta da un banchetto all’altro,
trascinandoci con la forza di un fiume in piena, restiamo meravigliati come
dei bambini in un negozio di giocattoli, il tempo passa e neppure ce ne
rendiamo conto, usciamo dal mercato ed ancora frastornati, c’imbattiamo in
una comunità di artisti che ripercorre il cammino di Mondrian che qui ha
vissuto, li vediamo intenti a dipingere per la strada tra ristoranti di
Kebab, e negozi indiani.
Ormai siamo diventati dei provetti ciclisti, dopo aver
evitato un paio di catastrofici incidenti, visto che qui le bici hanno il
freno a pedale, ma fatta l’abitudine si va tranquilli…. …..o quasi.
Il nostro "tour di Amsterdam" continua vogliamo
assolutamente visitare il Van Gogh Museum, in Paulus Potterstraat
N°7 (Quartiere dei Musei).
Con i suoi oltre 200 dipinti e 550 tra disegni e
acquerelli, rappresenta una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al
pittore olandese, ed una meta cult per tutti gli amanti dell’arte.
Ubicato nel moderno edificio costruito su progetto di
Gerrit Rietweld, il museo si sviluppa su 3 piani, presentando le opere
dell'artista in ordine cronologico, in modo da evidenziare i diversi
periodi attraversati da Van Gogh, dai Mangiatori di patate al soggiorno
Parigino, dal periodo impressionista di Arles alle ultime opere che lo
resero precursore del Movimento Espressionista.
Ancora uno scatto, la prossima tappa, "mi sembra di
sentire, già il commento di De Zan", è dinanzi al Rijksmuseum, in
Stadhouderskade 42 (Quartiere dei Musei).
E' il più grande museo d'Olanda, con più di un milione di
visitatori all'anno. Offre un’estesa panoramica sull'arte olandese, dalle
prime pale medievali ai capolavori del Secolo d'Oro (Vermeer, Rembrandt, Van
Ruysdael ecc).
E’ ora di far ritorno al nostro albergo, e con meno
grinta dell’andata, ci avviciniamo a lente pedalate, gustandoci il tramonto
riflesso nei canali, abbiamo bisogno di una bella doccia rigenerante, che ci
dà la carica per affrontare nel giusto modo la serata che ci attende.
Usciamo dall’albergo e lo spettacolo che la città di
notte ci dona, con i suoi ponti illuminati dai lampioni in ferro battuto,
con gli strani giochi di colore che ci offrono i canali colpiti dalle luci
variopinte, è di quelli da fiaba.
L’incantesimo si rompe solo dopo il passaggio di un
gruppo di ragazzini che lasciano attoniti i passanti con le loro acrobazie
con lo skate; voltiamo l’angolo e ci troviamo in uno dei quartieri più
famosi al mondo, il Red Light District, il mitico quartiere a luci
rosse, passiamo davanti a donne in vetrina di ogni etnia che offrono i loro
ehmmmm…. "servigi", da rammentare che in questo posto non è consentito fare
foto alle ragazze, potrebbe causarvi problemi e la distruzione del rullino
stesso. L’aria comincia ad avere un forte odore di cannabis (Cocaina,
eroina, ecstasy etc sono proibite. Acquistarle è reato. Inoltre i turisti
tendono ad essere facile esca di malintenzionati che tentano di vendere loro
droghe che poi risultano essere banale detersivo, zucchero, tavolette
masticabili) mentre continuiamo a camminare e ci avviciniamo sempre di
più in Leidseplein, uno dei posti con la più alta concentrazione di
locali e di movida notturna, dove un gruppo di ragazzi si diverte con la
break-dance attirando l’attenzione dei passanti che in pochi secondi si
uniscono alla festa improvvisata per la strada, questa non è l’eccezione,
bensì la regola; per le vie di Amsterdam, pur se bisogna rispettare regole
ferree, infatti, anche nei quartieri più hot c'è gente che vi abita e che di
notte gradirebbe riposare...e le multe sono sempre in agguato e molto
salate, la gente si incontra comunica e si diverte creando un clima che
difficilmente possiamo ritrovare in altre città.
La fame comincia a far sentire i suoi morsi, e siccome
Amsterdam è un connubio di culture che non gli consentono di avere un piatto
tipico da degustare, scegliamo la cucina Giapponese, e nello specifico
optiamo per un ricchissimo piatto di Teppan Yaki un misto di carne,
pesce e verdura cotti alla piastra, preparato con grande maestria dai cuochi
del Hosokawa, uno dei ristoranti più trendy della città.
Ora siamo pronti a farci prendere dalla night fever, il
nostro giro per i locali inizia dal The Vibing, locale dai toni molto
alti, estremamente sofisticato in ogni suo aspetto, dall’arredo sino ai
barman, tutto è curato nel minimo dettaglio, restiamo il tempo necessario
per bere qualcosa e godere di una musica house selezionatissima. La nostra
curiosità ci spinge oltre, e passiamo al Lux, molto piccolo ma
curatissimo anch’esso, sembra di stare in un salotto di casa, anche qui la
musica la fa da padrona, ed il bello di questa città, è che se hai voglia di
ballare, puoi farlo tranquillamente in uno di questi locali dove cocktail e
dj vanno a braccetto, e non necessariamente nei club, basta un po’ di musica
e la compagnia giusta et voilat…. il ballo è servito e con esso un sano
divertimento.
La notte e lunga e noi abbiamo voglia di viverla, e qui
hai solo l’imbarazzo della scelta, se sei un patito dell’atmosfera modaiola,
allora ti consigliamo il Suite, frequentatissimo da vip di ogni
categoria, chi ama scatenarsi con il dance la meta di rito è il Twstd,
mentre per gli amanti dell’etno-chic, il ritrovo principe è il Jimmy Woo.
Noi, ingordi come al solito, li giriamo tutti lasciandoci trascinare
dall’euforia e dalla curiosità.
Il giorno dopo è davvero un Day after….. con tutte le
conseguenze di rito, ma il nostro giro per la bella città Olandese non è
ancora finito, abbiamo ancora un sacco di cose da vedere. La doccia
purtroppo non ci è di grande aiuto, e neppure la ricca colazione a base di
pannekoeken, omelette dolci o salate con farcitura a nostro
piacimento. Risalire in bici è davvero dura, le prime pedalate ricordiamo il
mitico Handy Cap quando tornava a casa dopo la sbornia con gli amici……..
lentamente cominciamo a carburare ed il nostro nuovo giorno in bici può
finalmente avere inizio.
Nel nostro girovagare arriviamo fino a
Jodenbreestra 4 dove c’è il Rembrandthuis museum, o più
semplicemente la casa di Rembrandt dove il pittore visse dal 1639 al
1659 è oggi un museo che raccoglie, oltre a oggetti personali, un’ampia
collezione di acqueforti del Maestro e dipinti di artisti che lo ispirarono.
Lo Stedelijk Museum Amsterdam, in
Oosterdoksdijk 5, il più importante museo di arte moderna e
contemporanea di Amsterdam con opere che vanno dal 1850 ai giorni nostri.
Espone mostre permanenti e temporanee, sculture, dipinti fotografia etc, e
tanto per fare qualche nome Ricasso, Manet, Mondrian, Cezanne, Matisse….
(Da giugno 2004 la sede del museo è stata trasferita nel
vecchio Ufficio delle Poste poco distante dalla Stazione Centrale).
Una delle mete che non si può assolutamente mancare qui
ad Amsterdam è la Anne Frank Huis, in Prinsengracht 267
nel quartiere Jordaan, vicino alla Westerkerk Nel retro di
questa casa si nascosero Anne Frank e la sua famiglia per più di due anni
durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui scrisse il suo famoso diario,
esposto nella collezione permanente del Museo.
Ultima tappa per concludere il nostro giro dei musei è il
Venustempel in Damrak 18 è il primo ed il più grande museo al
mondo dedicato al sesso e alle sue rappresentazioni.
Espone centinaia di opere dall’epoca classica ad oggi.
Anche questa lunga giornata, in cui il callo del ciclista
ha fatto la sua parte, volge al termine, lasciandoci da un lato esausti e
dall’altro estremamente appagati rinfrancati nello spirito, quello che
abbiamo visto qui ha accarezzato sia la parte ludica sia quella culturale
del nostro animo e nessuna delle due è rimasta delusa.
Con meno vigore del giorno precedente ci prepariamo a
trascorrere una nuova serata in giro per i locali, questa volta ci spingiamo
verso un dedalo di stradine non lontano dal Damrak, queste nascondono un
gran numero di locali di gran fascino, i mitici Bruin cafè centro della vita
notturna qui ad Amsterdam, ed anche uno degli ultimi baluardi della cultura
olandese, chiudiamo la serata con i coffee-shop questi sono qualcosa di
unico, ricercatissimi dai ragazzi di tutta Europa, in questi luoghi è
ufficiosamente consentito consumare sia marijuana che haschish.
L’indomani la sveglia è d’obbligo, altrimenti
biologicamente ci sveglieremmo a notte inoltrata, la giornata è dedicata
allo shopping ed ai regali demenziali da portare agli amici.
Generalmente i negozi qui sono aperti della 9 alle 18,
Amsterdam è rinomata per essere il regno dei fiori, degli articoli da
cartoleria e dell’antiquariato, nonché di tutto quello che ruota intorno al
eros, quindi non abbiamo che da sbizzarrirci alla ricerca di qualche chicca.
Le strade commerciali per antonomasia sono Kalverstraat e
Nieuwendijk, qui hai solo
l’imbarazzo della scelta, i negozi offrono tutto quello
che lo scibile può concepire dal piccolo oggettino particolare, fino
all’arredo completo di una camera in stile classico.
Nel quartiere più chic, il Jordan, trovi le
classiche botteghe dei rigattieri che attirano orde di turisti alla ricerca
del "pezzo pregiato", le migliori oreficerie, ed ogni altro tipo di
curiosità, è anche il regno dei vintage victims, infatti qui c’è la più alta
concentrazione di negozi che trattano l’argomento.
Continuiamo a girare come trottole impazzite,
uscendo da un negozio ed entrando immediatamente in un
altro alla ricerca dei mitici cadeau da presentare agli amici, per quelli
più spiritosi abbiamo fatto incetta di mutande commestibili alla piñacolada
acquistati da Artica in Raadhuisstraat 2, e di sexy toys……
diciamo spiritosi!. Per gli altri abbiamo optato per i gadget per la casa in
stile psichedelico. Qui hai solo da mettere in moto la fantasia, il resto ti
viene offerto dalla città.
Prima di ripartire dobbiamo vedere il mitico
Bloemenmarkt l’unico mercato galleggiante d’Europa specializzato in
bulbi e sementi.
VADEMECUM DEL VIAGGIATORE |
PARTENZE |
Alitalia
848/865642 volo A/R da €107. Con Klm
199/414199 da €99, la tariffa più economica Virgin
Express
848/390109 da €19. |
DORMIRE |
Per quanto riguarda quest’aspetto dobbiamo
precisare che purtroppo qui gli alberghi sono molto cari, a meno che
non si decida di dormire in una houseboat. Canal House Hotel
in Keizersgracht 148 una suntuosa residenza del seicento.
Doppia da €190
0031/20/6225182.
Bilderberg Hotel Jan Luyken in Jan
Luykenstraat 58, con un wine bar a due passi dall hall. Doppia
da €220
0331/20/5730730. Se invece siamo alla ricerca di un posto più
bohémien è d’obbligo l’Hotel de Filosoof in Anna van den
Vondelstraat 6, con 38 camere ognuna dedicata ad un filosofo.
Doppia a €115
0031/20/6833013 |
MANGIARE |
Hosokawa in Max Euweplein 22 tutte le
delizie della piastra in perfetto stile nipponico a circa €45
da non perdere! Cineac in Reguiliersbreestraat 31-33
offre una cucina globale ed è uno dei posti più frequentati dai vip
€60. Il Pancake Barkery in Prinsengracht 191 è
il posto dove puoi degustare i classici pancake sia dolci che salati
€20 con i drink. |
DA VISITARE |
Da non perdere il Bloemenmarkt, il mitico
mercato galleggiante, Venustempel in Damrak 18, l’eros
visto a 360° |
VIVERE LA NOTTE |
Vibing in Raamstraat 27 dal design
minimalista offre un ambiente estremamente accogliente e "nulla"
viene lasciato al caso. Twstd in Wateringschans 157 è
il locale per tutti gli amanti della dance, la sua particolarità è
che cambia il dj ogni sera. Il Werck in Prinsengracht 277
propone musica breakbeat e house. Jimmy Woo in Korte
Leidsedwarsstraat 18 il più lussuoso dal chiaro gusto
cosmopolita offre hip hop e garage. Il Joia in Korte
Leidsedwarsstraat 45 e il Lux in Marnixstraat 403,
qui possiamo respirare le splendide atmosfere retrò in perfetto
stile Moulin Rouge". Melk Weg in Lijnbaansgracht 234 A,
è il posto dove poter vivere live tutti i concerti e le performances
di artisti vari, il calendario degli eventi lo trovi sul sito
www.melkweg.nl |
DA SAPERE |
Vietato camminare sulle piste ciclabili
I percorsi per le biciclette sono ben contrassegnati, evitate di
camminarci o sostarci. Ricordatevi che in Olanda le biciclette hanno
la precedenza...su tutto! |
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Vietato fumare sui treni e nelle stazioni. Niente
alcohol in strada
è vietato consumare alcolici per strada (l'unico giorno in cui è
consentito è il Queen's Day). Per evitare multe, finite il vostro
drink all'interno del club o pub in qui l'avete acquistato,
Vietato l’ingresso ai minorenni nei coffeeshop. |
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