Luoghi da visitare all'estero
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Madrid
500 anni fa altro
non era che un banale paesino, rammentato dai più solamente a causa
di svogliate schermaglie fra mori e cristiani. L’unico suo pregio
era di fatti la posizione, adagiata al lato del fiume Manzanes e
avvinghiata al centro dell’altopiano di Castiglia come la radice di
un albero. Nel 1512, un re schivo e risoluto, Filippo II, decise di
spostare la sede del regno a Madrid e senza il tempo di
accorgersene la città diventò la capitale di quello che stava
diventando dei più floridi imperi dell’era moderna. nel corso dei
secoli la città ha consolidato il suo ruolo fondamentale diventando
negli anni centro politico e finanziario del paese nonché città
europea tra le più vive dal punto di vista artistico e culturale.
Oggi è una metropoli cosmopolita di 3 milioni di abitanti, una delle
città più visitate del mondo nonché una delle città più “notturne” e
divertenti del mondo
La sua storia ha
inizio nel 814 quando l’emiro Moahmed I decise di erigervi una
fortezza in grado controllare l’intera vallata. Dopo che fu
definitivamente liberata dai cristiani, Isabella di Castiglia e
Ferdinando di Aragona decisero di farne più che un semplice borgo,
anche se è grazie a Filippo che Madrid divenne capitale di Spagna.
La città si espande con lo stesso vigore di una esplosione,
raggiungendo l’apice del suo splendore nel 16 secolo, l’età del
barocco spagnolo e di Velasquez. Nel diciottesimo secolo la capitale
è il teatro principale delle rivolte anti-napoleoniche, represse nel
sangue dai francesi. Se il 1800 fu un secolo turbolento per Madrid,
il diciannovesimo può addirittura definirsi funesto. Per le strade
di Madrid si combatte la cruenta guerra civile che porterà al potere
il dittatore Franco fino al 1975. Sono gli anni più bui per la
città. Con la caduta del franchismo Madrid subisce una spinta
innovatrice di incredibile potenza. Un onda di entusiasmo che si è
tramutato in autentico delirio festaiolo, rendendo Madrid apogeo di
un nuovo fermento culturale spagnolo nonché paradigma del vivere
notturno agli occhi del mondo.
Come in ogni
capitale europea che si rispetti, i monumenti di Madrid sono tanti,
imponenti e fastosi. Fra gli imperdibili ricordiamo Il
Palacio
Real,
il "gigante" di 2.000 stanze che Filippo IV affidò
ad abili architetti italiani perché lo edificassero sul luogo dove
sorgeva la prima "alcazar"
(fortezza) araba. Inoltre, disseminati fuori e dentro la
città, sorgono impressionanti i monasteri cattolici, tra cui quello
dell’ Encarnacion e dell’ Escorial. Edifici imponenti e a volte
tetri, emblema dell’ antico potere che il clero deteneva in questo
paese.
Tuttavia la
bellezza Madrid se l’è costruita nelle piazze. Grandi, ariose,
imponenti ma allo stesso tempo gradevoli. Le due più importanti si
contengono lo scettro della più bella del reame. La Plaza Mayor
accoglie madrileni e turisti ai tavolini dei tanti caffè presenti
sotto i suoi portici, spesso offre gratuite e festose esibizioni di
artisti di strada, nello stesso luogo dove un tempo l’inquisizione
bruciava le streghe. Nella plaza del sol sorge invece il celebre
kilometro zero, a partire dal quale si calcolano le distanze in
tutto il paese. E’ in questa piazza che si trova la statua simbolo
della città, un orso che morde una pianta di "madroño" (corbezzolo).
Senza dubbio ciò
che attrae il grosso del turismo di Madrid sono i nomi, e quelli del
Prado e del museo Thyssen bornemiza suscitano nell’amante dell’arte
ciò che solo nomi come Uffizi o Louvre possono evocare. l’immenso
Prado, simbolo indiscusso del fasto e del mecenatismo reale
spagnolo, è al pari degli altri grandi musei mondiali. Le stanze del
greco valgono il perché di ore di fila, quelle del maestro Velasquez
valgono il perché di una vacanza in spagna, quelle di Goya valgono
il perché di una vita. Gli amanti della pittura moderna possono
soddisfare l’ occhio con i capolavori del museo intitolato
all’ultimo grande mecenate del diciannovesimo secolo, il barone
Thyssen-Bornemizsa. Gustandosi un didascalico percorso che riassume
la storia della pittura occidentale, il visitatore può ammirare
capolavori del medioevo italiano fino al surrealismo di Dalì .
Imperdibile è anche il Museo della Reina Sofia, dove alloggia il
più efficace e penetrante atto di denuncia contro la barbarie della
guerra: il Guernica di Picasso.
L’elenco delle
bellezze da visitare è lungo, ma seppur imperdibili, non sono queste
cose che fanno comprendere l’essenza di una città. Madrid la si
comprende solo dopo le 10 di sera, quando, stappato in mezzo alla
confusione di una fumosa tasca (ristorante), un buon tempranillo
colora la conversazione dei madrileni. Si segue con concerti di
flamengo o musica del vivo, si finisce in qualche tempio
dell’elettronica a ballare per tutta la notte. La movida di
madrilena ha una carica virale insostenibile, contagia anche il più
mattiniero dei turisti. I servizi pubblici corrono tutta la notte
come se fosse un feriale, trasportando milioni di festaioli. Se
capitate in un bar alle 8 del mattina di sabato, comprenderete che
la maggior parte delle persone sedute bevendo caffè e mangiando
churros non sta facendo colazione mattutino, sta addentando lo
spuntino del dopo-discoteca.
Questa è Madrid.
Una città frenetica, industriosa ma che non ha voluto privarsi della
piacere della vita, assaporandolo ogni giorno con entusiasmo. Madrid
come tutte le capitali europee, è il riassunto della cultura del
proprio paese e allo stesso tempo qualcosa di completamente
diverso. Un viaggio non è consigliato, una visita guidata e o
organizzata ancor meno. Quello che vi si augura è incappare in
Madrid, perdersi e venire travolti dalla vitalità che pulsa nelle
sue arterie.
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