LA VACANZA: … forse un rito antico?
In campagna, al mare, in montagna, ai laghi, le vacanze rappresentano la
benefica pausa rilassante dopo le pesanti giornate trascorse al lavoro.
Il provvisorio esodo verso l’aria aperta, i brevi week-end non sono che il
pallido riflesso della ben più vasta fuga stagionale che inizia con la seconda
quindicina di giugno fino alla prima quindicina di settembre, tre mesi
tradizionalmente prescelti in Italia per la villeggiatura, più o meno lunga ma
con un carattere di stabilità, in riva al mare o in montagna o ai laghi.
Le vacanze hanno sempre rappresentato una tradizione
mediterranea che dura da millenni ed ha conosciuto, soprattutto in due epoche
storiche, momenti del suo massimo splendore: al tempo dell’antica Roma e durante
il Rinascimento.
Già un centinaio di anni prima della nascita di Cristo i più
facoltosi cittadini di Roma, trascorrevano i mesi più caldi sui Colli Albani,
oppure in varie località campestri del Lazio e della Campania, ma c’era anche
chi preferiva la Piana di Palermo, denominata "Giardino di Sicilia".
Il Vesuvio era meta di frequenti escursioni, mentre la
spiaggia di Formia accoglieva i patrizi che desideravano dedicarsi alla pesca o
ai bagni.
A Stabia si recava chi aveva bisogno delle cure termali
medicamentose per guarire da affezioni renali o per i casi di anemia, mentre a
Baia, i bagni di fango alleviavano le malattie nervose e gli stati depressivi.
Documenti ci ricordano che i vantaggi terapeutici offerti da
quella stazione termale erano propagandati da un bizzarro manifesto in cui, a
caratteri cubitali, si diceva che: " chi si bagna a Baia sarà preda dell’amore":
parola magica, questa, che non mancò di attirare sul bellissimo lido oltre alle
più note famiglie romane, la famiglia dei Cesari ai quali si devono le lussuose
dimore estive i cui resti, sulle alture circostanti, ancora adesso sono meta di
visite culturali.
Al tempo di Augusto divenne di gran moda villeggiare a Tivoli
e nell’alta valle dell’Aniene dove furono creati laghi artificiali e luoghi di
soggiorno, tra i quali merita di essere ricordata la fastosa villa posta nei
pressi di Subiaco e scelta da Nerone come sua preferita residenza estiva. Ma i
Romani di quel secolo non si limitarono a frequentare i luoghi citati: essi ne
valorizzarono numerosi altri, tra cui la baia di Sorrentum (l’attuale Sorrento)
già allora assai nota per il suo clima mite, e Pompei dove furono attrezzate le
celebri Terme Stabbiane e fu creato il centro balneare di Oplontis che sarebbe
poi diventata l’attuale Torre Annunziata.
La ricerca di sempre nuove ed amene località per trascorrere
la villeggiatura continuò sotto Tiberio; fu durante il suo impero che avvenne il
"lancio" di una delle più spettacolari gemme del litorale partenopeo: Anacapri
la quale in breve tempo acquistò una rinomanza destinata a durare nei secoli.
Altrettanto dicasi del lago di Averno, situato al centro di un paesaggio di
selvaggia bellezza e prediletto da letterati e poeti, a cominciare da Virgilio,
che ne trasse l’ispirazione per descrivere l’ingresso dell’Inferno nella sua
opera immortale.
Gli esponenti della società più raffinata e più ricca non si
appagavano però di queste villeggiature piacevoli ma piuttosto monotone, essi
organizzavano anche delle lunghe crociere, spingendosi fino alla Grecia per
visitare luoghi famosi ed ammirare le opere d’arte di scuola ellenistica, oppure
a Rodi, ad Alessandria d’Egitto
Anche per le famiglie patrizie che non amavano allontanarsi
troppo dall’Urbe la villeggiatura costituiva una specie di obbligo sociale, una
necessità connessa con il prestigio del censo ed, in tal caso, il periodo estivo
ad essa destinato era trascorso nelle residenze di campagna situate ai bordi
delle grandi strade consolari, nelle vicinanze della città e circondate da
grandi parchi.
In questa lussuosa cornice, come trascorrevano i Romani i
fine settimana (in uso anche allora) o le lunghe pause della villeggiatura
estiva?
E’ Plinio il Giovane che ce lo racconta: …gli amici nuotavano
a lungo intrecciando gare e giochi per poi passare nel "tepidarium" quando il
tempo era freddo o nel "frigidarium" quando la calura estiva si faceva
bruciante; ambienti in cui l’aria calda o fredda era abilmente convogliata per
mezzo di un sistema di sospensori e canalizzazioni che sarà poi attuato anche
nella costruzione delle imponenti ville rinascimentali.
Oltre al nuoto, gli ospiti amavano giocare alla palla o
tenere in esercizio il corpo camminando nei viali alberati ma, il momento più
importante di un giorno di villeggiatura era la cena, un pasto abbondantissimo
che si protraeva per diverse ore e che si svolgeva, nel periodo estivo, in una
specie di sala da pranzo imbandita in un bosco e intorno al laghetto sui bordi
del quale erano depositati immensi vassoi ricchi di ogni prelibatezza di carni e
pesci mentre la frutta e i dolci erano disposti in bella mostra su vassoi
galleggianti che , ad un leggero colpo di mano, si spostavano da un commensale
all’altro.
Non si facevano le ore piccole nell’antica Roma perché era
buona norma alzarsi presto il mattino per fare un lungo bagno, una buona
colazione e la scelta dell’abbigliamento per fare una passeggiata a cavallo
lungo la campagna fino all’ora del pranzo che era leggero per non appesantire
troppo il corpo; dopo una siesta, un po’ di ginnastica e un breve bagno
pomeridiano, il villeggiante si accingeva ad indossare gli abiti per partecipare
con solennità alla cena che cuochi titolati avevano predisposto dopo aver
lavorato un’intera giornata.
La caduta dell’Impero romano segnò la fine di questa fastosa
consuetudine di villeggiare finchè nel Medio Evo si cominciarono a vedere i
primi segni di riviviscenza che conobbe un nuovo periodo di grande splendore con
il Rinascimento durante il quale, all’inizio in sordina poi con conclamata
apertura, vennero riprese nella quasi totalità le consuetudini romane.
Oggi la vacanza è certamente ridimensionata se confrontata
con i nostri romani progenitori ma molto accomuna i nostri comportamenti ai
loro: il bagno ristoratore, la nuotata, la siesta, la cena con gli amici , la
passeggiata, la colazione, il fitness, la cura del corpo , il benessere di un
relax termale,…
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