Correre nel verde VIAGGI E TURISMO: Vacanze e benessere - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


● Viaggi ● Vacanza ● Turismo Luoghi ● Ambasciate all'estero ● Consolati all'estero ● Legge del turismo ENIT Abbazia di Casamari ● Cuba

Italia | Andorra | Australia | Belgio | Cipro | Cuba | Danimarca | Egitto | Francia | Germania | Gran Bretagna | Grecia | Irlanda | Islanda | Liechtenstein | Lussemburgo | Malta | Marocco | Monaco | Nuova Zelanda | Olanda | Portogallo | Russia | Spagna | Sudafrica | Svizzera | Tunisia | Turchia | Ungheria | Yemen |

Correre nel verde

Luoghi da visitare in Italia


 


LA VACANZA: … forse un rito antico?

In campagna, al mare, in montagna, ai laghi, le vacanze rappresentano la benefica pausa rilassante dopo le pesanti giornate trascorse al lavoro.

Il provvisorio esodo verso l’aria aperta, i brevi week-end non sono che il pallido riflesso della ben più vasta fuga stagionale che inizia con la seconda quindicina di giugno fino alla prima quindicina di settembre, tre mesi tradizionalmente prescelti in Italia per la villeggiatura, più o meno lunga ma con un carattere di stabilità, in riva al mare o in montagna o ai laghi.

Le vacanze hanno sempre rappresentato una tradizione mediterranea che dura da millenni ed ha conosciuto, soprattutto in due epoche storiche, momenti del suo massimo splendore: al tempo dell’antica Roma e durante il Rinascimento.

Già un centinaio di anni prima della nascita di Cristo i più facoltosi cittadini di Roma, trascorrevano i mesi più caldi sui Colli Albani, oppure in varie località campestri del Lazio e della Campania, ma c’era anche chi preferiva la Piana di Palermo, denominata "Giardino di Sicilia".

Il Vesuvio era meta di frequenti escursioni, mentre la spiaggia di Formia accoglieva i patrizi che desideravano dedicarsi alla pesca o ai bagni.

A Stabia si recava chi aveva bisogno delle cure termali medicamentose per guarire da affezioni renali o per i casi di anemia, mentre a Baia, i bagni di fango alleviavano le malattie nervose e gli stati depressivi.

Documenti ci ricordano che i vantaggi terapeutici offerti da quella stazione termale erano propagandati da un bizzarro manifesto in cui, a caratteri cubitali, si diceva che: " chi si bagna a Baia sarà preda dell’amore": parola magica, questa, che non mancò di attirare sul bellissimo lido oltre alle più note famiglie romane, la famiglia dei Cesari ai quali si devono le lussuose dimore estive i cui resti, sulle alture circostanti, ancora adesso sono meta di visite culturali.

Al tempo di Augusto divenne di gran moda villeggiare a Tivoli e nell’alta valle dell’Aniene dove furono creati laghi artificiali e luoghi di soggiorno, tra i quali merita di essere ricordata la fastosa villa posta nei pressi di Subiaco e scelta da Nerone come sua preferita residenza estiva. Ma i Romani di quel secolo non si limitarono a frequentare i luoghi citati: essi ne valorizzarono numerosi altri, tra cui la baia di Sorrentum (l’attuale Sorrento) già allora assai nota per il suo clima mite, e Pompei dove furono attrezzate le celebri Terme Stabbiane e fu creato il centro balneare di Oplontis che sarebbe poi diventata l’attuale Torre Annunziata.

La ricerca di sempre nuove ed amene località per trascorrere la villeggiatura continuò sotto Tiberio; fu durante il suo impero che avvenne il "lancio" di una delle più spettacolari gemme del litorale partenopeo: Anacapri la quale in breve tempo acquistò una rinomanza destinata a durare nei secoli. Altrettanto dicasi del lago di Averno, situato al centro di un paesaggio di selvaggia bellezza e prediletto da letterati e poeti, a cominciare da Virgilio, che ne trasse l’ispirazione per descrivere l’ingresso dell’Inferno nella sua opera immortale.

Gli esponenti della società più raffinata e più ricca non si appagavano però di queste villeggiature piacevoli ma piuttosto monotone, essi organizzavano anche delle lunghe crociere, spingendosi fino alla Grecia per visitare luoghi famosi ed ammirare le opere d’arte di scuola ellenistica, oppure a Rodi, ad Alessandria d’Egitto

Anche per le famiglie patrizie che non amavano allontanarsi troppo dall’Urbe la villeggiatura costituiva una specie di obbligo sociale, una necessità connessa con il prestigio del censo ed, in tal caso, il periodo estivo ad essa destinato era trascorso nelle residenze di campagna situate ai bordi delle grandi strade consolari, nelle vicinanze della città e circondate da grandi parchi.

In questa lussuosa cornice, come trascorrevano i Romani i fine settimana (in uso anche allora) o le lunghe pause della villeggiatura estiva?

E’ Plinio il Giovane che ce lo racconta: …gli amici nuotavano a lungo intrecciando gare e giochi per poi passare nel "tepidarium" quando il tempo era freddo o nel "frigidarium" quando la calura estiva si faceva bruciante; ambienti in cui l’aria calda o fredda era abilmente convogliata per mezzo di un sistema di sospensori e canalizzazioni che sarà poi attuato anche nella costruzione delle imponenti ville rinascimentali.

Oltre al nuoto, gli ospiti amavano giocare alla palla o tenere in esercizio il corpo camminando nei viali alberati ma, il momento più importante di un giorno di villeggiatura era la cena, un pasto abbondantissimo che si protraeva per diverse ore e che si svolgeva, nel periodo estivo, in una specie di sala da pranzo imbandita in un bosco e intorno al laghetto sui bordi del quale erano depositati immensi vassoi ricchi di ogni prelibatezza di carni e pesci mentre la frutta e i dolci erano disposti in bella mostra su vassoi galleggianti che , ad un leggero colpo di mano, si spostavano da un commensale all’altro.

Non si facevano le ore piccole nell’antica Roma perché era buona norma alzarsi presto il mattino per fare un lungo bagno, una buona colazione e la scelta dell’abbigliamento per fare una passeggiata a cavallo lungo la campagna fino all’ora del pranzo che era leggero per non appesantire troppo il corpo; dopo una siesta, un po’ di ginnastica e un breve bagno pomeridiano, il villeggiante si accingeva ad indossare gli abiti per partecipare con solennità alla cena che cuochi titolati avevano predisposto dopo aver lavorato un’intera giornata.

La caduta dell’Impero romano segnò la fine di questa fastosa consuetudine di villeggiare finchè nel Medio Evo si cominciarono a vedere i primi segni di riviviscenza che conobbe un nuovo periodo di grande splendore con il Rinascimento durante il quale, all’inizio in sordina poi con conclamata apertura, vennero riprese nella quasi totalità le consuetudini romane.

Oggi la vacanza è certamente ridimensionata se confrontata con i nostri romani progenitori ma molto accomuna i nostri comportamenti ai loro: il bagno ristoratore, la nuotata, la siesta, la cena con gli amici , la passeggiata, la colazione, il fitness, la cura del corpo , il benessere di un relax termale,…

 

 

 

 

 
☼ Affari Last Minute: parti in crociera a giugno da 269€ ☼
Volagratis
Estate 2014: prenota al miglior prezzo! Crociere da 269 euro a persona.
Seguici anche su Facebook crocierissime.it
Offerta non retroattiva, con disponibilità limitata, non cumulabile.
Offerte limitate e soggette a disponibilità. I prezzi sono aggiornati alla data odierna e possono subire variazioni.
Prezzi crociera a persona, in cabina doppia, per partenze in date determinate. Tasse/quote d'iscrizione escluse.
Per prezzi aggiornati clicca qui.
Bravonext SA, Vicolo de' Calvi 2 - 6830 Chiasso - Svizzera.
N° d'ordine: CH-501.3.014.881-1 e P.IVA CHE-115.704.228IVA.
Tutti i diritti riservati © 2006 - 2014. Servizi offerti dalle società di Bravofly Rumbo Group o dai Partner di queste.
 

Correre nel verde

Materiale d'archivio