TODI
Secondo la leggenda la città di Todi nacque quando Tudero, capo della
tribù degli Umbri, decise di fondare una nuova città a valle, vicino ad
una fonte di acqua come il fiume Tevere. Così si decise di festeggiare
l’evento con un banchetto. Mentre si posavano le tovaglie sui tavoli,
quella destinata a Tudero venne rubata da un’aquila che portò il suo
bottino in cima al colle lì vicino. Per gli Umbri questo fu il segnale
che gli dei davano per spostare la nuova città sulla collina, proprio
dove ora sorge Todi.
In ricordo di questa leggenda in città esiste una statua che rappresenta
un’aquila con la tovaglia tra gli artigli.
La leggenda, inoltre, permette di comprendere il perché gli abitanti di
Todi si chiamino tudertini, infatti deriverebbe dal nome dell’antico
capo Umbro.
Storicamente le prime indicazioni sull’esistenza di Todi ci portano agli
Etruschi.
Intorno al IV secolo a.C., la città diviene un Municipium romano.
L’epoca d’oro di Todi fu il medioevo quando la cittadella divenne libero
comune e fu al centro di numerosi scambi commerciali.
Entrata poi nei domini della Chiesa, seguì la sonnacchiosa storia di
questo Stato.
Todi ebbe anche un importante momento durante la fuga di Garibaldi dopo
la caduta della Repubblica Romana. Il comandante, assieme alla moglie
Anita, la quale era in avanzato stato di gravidanza, si fermarono nella
cittadina umbra. Qui Anita cambiò la sua sella con una nuova fattale da
un artigiano del posto. La vecchia sella della Garibaldi è oggi
custodita nel museo comunale. I tudertini, in ricordo dell’evento
piantarono un cipresso, che oggi è visibile nell’attuale Piazza
Garibaldi.
La città, che domina l’intera valle Tiberina, merita di essere visitata
soprattutto per lo spazio, attualmente noto come Piazza del Popolo,vero
centro di Todi. In questo luogo vi sono nascosti molti dei tesori
storici che rammentano la lunga storia della città, ci sono reperti
presenti sia sopra che sotto la terra.
Infatti, sotto la piazza sono state rinvenute due antiche cisterne
romane per la raccolta dell’acqua.
In superficie, intorno alla piazza, troviamo il cuore della cittadella
medioevale di Todi. Infatti in questo luogo è possibile trovare sia i
Palazzi di rappresentanza del potere politico (il Palazzo dei priori, il
Palazzo del Popolo e il Palazzo del capitano del Popolo) che di quello
religioso con la Cattedrale.
In Palazzo del Popolo è possibile visitare ben tre luoghi di cultura.
Infatti al piano terra è sito il Museo Lapidario, dove sono in mostra
dei resti romani, mentre il terzo piano dell’edificio è diviso tra la
Pinacoteca Civica e il Museo Etrusco-Romano.
Altro luogo interessante da vedere in città è la chiesa di San
Fortunato. Qui vi sono tumulate le spoglie mortali di un grandissimo
poeta medioevale, uno tra i primi autori di scritti in volgare: Jacopone
da Todi.
Tra le
specialità del posto, fin dall’epoca romana, vi è la produzione del
vino. Infatti, già nel I secolo d.C. nella Historia Naturalis di Plinio
il Vecchio si descrive la bontà di questo tipo di bevanda proveniente da
Todi.
La città
inoltre ospita un evento culturale come la Rassegna antiquaria d’Italia,
giunta nel 2008 alla sua quarantesima edizione.
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