GUBBIO
Edificata sui contrafforti del
Monte Ingino,
e attraversata dal torrente Carmignano la città di
Gubbio fu fondata dagli Umbri e venne considerata da subito un centro
importante per il commercio, dato che era a cavallo tra i crocevia da
e per il Tirreno e l’adriatico.
Ikuvium o
Iguvium (Gubbio) ebbe con la vicina civiltà etrusca,
rapporti contrastanti così come testimoniano le importanti Tavole Eugubine,
scoperte nel 1444 e acquistate dal Comune del
1456. Le sette tavole in bronzo, costituiscono un'importante
chiave di lettura della civiltà, della
lingua umbra
e dell'assetto di questa città-stato, quale
era Gubbio, tra il III ed il I sec. a.C..
Fiorente città sotto il dominio romano, Gubbio cominciò
il suo declino parallelamente allo sfacelo dell'Impero, e invasa dagli
Eruli fu nel
552 distrutta dai
Goti di Totila, per essere immediatamente ricostruita
con due potenti torri difensive sulle pendici del monte Ingino,
dai Bizantini di Narsete, generale di
Giustiniano.
Ceduta alla Chiesa, con le donazioni di
Pipino il Breve
e Carlo Magno, la città pur assoggettata ai
vescovi, si costituì in libero
Comune di fazione
ghibellina nell'XI sec., iniziando una politica espansionistica
che in breve la portò ad avere più di
cento castelli
sotto il suo dominio.
Ad oggi è uno dei centri più importanti dell’Umbria
ed annoverata tra i luoghi culturali di maggior splendore per il turismo
internazionale.