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Cuba
BUENA VISTA SOCIAL CLUB
Cuba, un paese dell’America Latina ricco di contraddizioni
e di fascino. Colori pastello con tonalità arancioni, gialle, rosa dei vecchi
edifici dell’Avana si mischiano a quelli sgargianti come il rosso, il blu, il
celeste delle vecchie automobili americane che sfrecciano lungo le strade tenute
in vita dalla maniacale cura e dalle capacità tecniche dei proprietari, il tutto
avvolto in una atmosfera old-fashion che dà l’impressione che qui il tempo si
sia quasi fermato una cinquantina di anni fa.
Un paese ai margini del continente americano, ma pieno di
tradizioni e attrazioni naturali che attirano ogni anno tanti turisti
provenienti dall’occidente e dall’America del nord.
Basta rivolgere il pensiero a Cuba e, come d’incanto,
sentiamo il profumo dei "puros" – i sigari cubani rigorosamente fatti a mano –
ed il ritmo travolgente di salsa e merengue, il tutto accompagnato da un buon
bicchiere di rum locale.
Ma fra le mille leggende e le mille storie vere d’altri
tempi ci piace raccontare una di queste ultime: in un vecchio locale abbandonato
della 31^ Strada, nell’Avana, anni fa risuonavano più alte che altrove le note
magiche della musica popolare cubana, il "son" di Cuba. Il locale si chiamava
BUENA VISTA SOCIAL CLUB. Ormai chiuso da diversi anni, i suoi beniamini erano
stati definitivamente dimenticati e si erano nascosti tra la loro gente. Quando
un loro nastro capitò nelle mani di Ry Cooder, musicista americano alla ricerca
di nuovi sound, questi pensò che probabilmente erano morti. Ma, affascinato da
quelle melodie, non si perse d’animo e decise di andare a Cuba. Una serie di
circostanze fortunate fece sì che il miracolo potesse realizzarsi e gli ormai
novantenni artisti dell’Avana si riunirono in una sala di incisione. Sono
Ibrahim Ferrer (una sorta di Nut king Cole cubano) che duetta con la deliziosa
Omara Portuondo, Compay Segundo, alla chitarra, che si accompagna col suo
immancabile sigaro ("fumo da circa 85 anni" dice con una punta di orgoglio "da
quando cioè accendevo il sigaro a mia nonna!"), Eliades Ochoa, il pianista Rubén
Gonzales ed altri ancora.
Le loro canzoni manifestano l’amore che provano per la
vita, la natura e la loro terra. L’incontro con Ry Cooder è il loro colpo di
fortuna (e forse anche il nostro) e fa nascere così un disco - che li porta in
tour all’estero – ed un film a firma di Wim Wenders.
La musica dei BUENA VISTA SOCIAL CLUB rinasce sulle ceneri
del vecchio locale abbandonato e si irradia in tutto il mondo. È un misto di
Jazz, Soul e ritmi caraibici che ci fanno sognare le magiche e malinconiche
atmosfere cubane.
"Nel mio giardino dormono gladioli e rose e gigli bianchi
e la mia anima triste e pensierosa. Voglio nascondere il mio dolore amaro ai
fiori, non voglio che i fiori sappiano dei tormenti che la vita mi dà. Se
sapessero quanto soffro per le mie pene, anche loro piangerebbero. Silenzio,
perché stanno dormendo, e se mi vedessero piangere, morirebbero."
Buon ascolto.
Vito Schiavone
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