Islanda, emozioni di un viaggio
Non mi era mai capitato prima d'ora di visitare luoghi dove la Natura ti prende
per mano e ti accompagna alla scoperta dei suoi secolari misteri e recondite
meraviglie!
L'Islanda è stato il mio primo vero approccio con la purezza della Natura che da
quelle parti, ancora lontane dai grandi circuiti, si manifesta in tutta la sua
spontaneità ...
Non puoi non rispettarla ... non puoi essere irriverente innanzi all'incantesimo
in cui sei immediatamente catapultato appena poggi piede sul suolo "lunare"
islandese!
Sin dall'inizio ho provato la sensazione di essere proiettato in una situazione
irreale lontana anni luce dalla giungla urbana in cui viviamo ... L'origine
lavica dona al terreno una connotazione tipica che riporta alla mente le
sembianze di un suolo lunare ed è il primo impatto che hai con l'isola visto che
l'aeroporto di Keflavik è situato proprio in uno spazio decisamente vasto di
origine vulcanica ...
Tali scenari si ripeteranno più volte ai nostri occhi e a quelli di coloro che
decidono di esplorare l'isola e scoprirne i suoi tesori nascosti ...
La nostra esplorazione ha avuto origine da Reykjavik e si è protratta lungo la
direttrice circolare che mette in collegamento tra loro le piccole realtà ed i
minuscoli insediamenti umani dislocati lungo il territorio islandese ...
Di tanto in tanto ci siamo concessi qualche deviazione ... la ricompensa era uno
scorcio o uno scenario di indescrivibile bellezza ...a cui era impossibile
sottrarci ed in balìa del quale ci siamo lasciati condurre ...
Un viaggio del genere presupponeva un "dialogo" continuo con la natura ed a noi
ed agli altri turisti la natura si è rivolta con tutta la magnificenza del suo
eloquio: il suono dirompente delle cascate; l'infrangersi delle onde oceaniche
sui faraglioni; il canto degli uccelli che liberi e laboriosi popolano le coste
e l'entroterra dell'isola; il fruscio del vento che riempie le valli e tutte le
insenature; il continuo bollore delle pozze d'acqua geotermiche; il frastuono
dei geyser che in un secondo squarciano lo spazio ed il muro del suono ... fino
ad arrivare al silenzio "immacolato" dei ghiacciai ..."taciturni" e secolari
custodi dell'Isola!
Non puoi aggiungere niente di fronte a tale espressività e l'unica cosa che puoi
fare è tacere, con rispetto, e riflettere tentando, una volta tanto, di sentirti
in sintonia con quella natura che spesso vituperiamo e sentirti parte di un
processo che innalzerebbe lo spirito umano su livelli per ora irraggiungibili!
Il clima è stato dalla nostra parte e, ad eccezione dei primi due giorni in cui
il grigiore, l'ha fatta da padrone; il sole ha deciso di graziarci ed illuminarci
giorno e notte! È facile immaginare quale forte intensità abbiano raggiunto i
colori che prevalgono all'occhio del turista: il celeste, il verde, il
rosso-marrone dei monti ...
Con la complicità di una leggera brezza il sole temperava l'aria creando un
atmosfera idilliaca di cui, da tempo, il mio corpo non beneficiava!
È stato un bel colpo di fortuna perché a mio avviso ci ha permesso di scoprire
certe meraviglie sotto le loro vesti migliori che si manifestano soltanto in
un'altra occasione quando cioè, l'Islanda è ammantata dai ghiacci e dalla neve!
Quando guidavo lungo i costoni delle montagne che orlavano i vari fiordi in cui
siamo approdati, mi sentivo parte di una scenografia che sembrava appositamente
creata dalla mano di un pittore impressionista ... Questo pensiero mi ha donato
a più riprese un senso di gioia e di tranquillità che raggiungeva il suo massimo
apice nel momento in cui lasciavo perdere il mio sguardo giù lungo il mare, fino
alla linea dell'orizzonte!
La mia voglia di comunicare, innata caratteristica che mi rappresenta al meglio,
mi ha spinto a cercare un costante contatto con chiunque abbia incrociato la mia
strada ... in primis gli islandesi, sempre disponibili ed ospitali e poi tutte
quelle figure che come noi hanno deciso di intraprendere questo viaggio più o
meno avventurosamente e che, man mano che macinavamo chilometri, ci siamo
ritrovati lungo il nostro cammino anche a più riprese ... Dialogare è alla base
del confronto, prodromo necessario ad acquisire gli aspetti culturali insiti in
ogni viaggio ... È da questa azione che si accrescono le nostre conoscenze ...
ed è proprio questa consapevolezza che mi rende gioioso ogni volta che torno da
una spedizione in terra straniera ... ovunque sia!
L'aspetto visivo serve a completare tutto l'apparato di emozioni che
accompagnerà a lungo e talvolta per sempre i nostri ricordi ...
Penso di aver dato libero sfogo a tutte quelle emozioni che chiedevano di essere
espresse ... Naturalmente questo mi fa sentire più carico ...e mi dà nuova linfa
per prepararmi ad una nuova avventura ... che, qualunque essa sia, non voglio
proprio perdermi!
" A journey is freedom ... true freedom to act as we like, feel and behave as
everyone pleases; Let´s enjoy our journey and enjoy our beautyful life"
Gabriele D'Angelo
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